Jeep, che disastro: migliaia di modelli richiamati, ecco il motivo

Un brutto colpo per la Jeep, che si ritrova a dover fronteggiare il richiamo di tantissimi veicoli. Tuttavia, non è la sola casa coinvolta.

La Jeep è stata coinvolta in un qualunque che spesso accade, ma di cui si parla, forse, troppo poco. Infatti, il controllo qualità delle auto moderne dovrebbe aver raggiunto dei livelli di sicurezza incredibili, in cui i margini di errore sono praticamente ridotti allo zero, ma purtroppo non è così, e ciò vale anche per vetture di un certo livello.

Jeep (Adobe Stock)
Jeep (Adobe Stock)

Ultimamente vi avevamo parlato del richiamo avvenuto negli Stati Uniti per alcuni modelli prodotti dalla Mercedes, per un totale di circa 10 mila unità ,che non sono state costrette ad essere poste sotto intervento dei tecnici per alcuni difetti sui finestrini. Lo stesso destino, sempre oltreoceano, aveva riguardato anche le nuovissime Maserati MC20, ovvero la supercar della casa di Modena.

Purtroppo, qualcosa può sempre andare storto nella progettazione e nella realizzazione di vetture che sono sempre più complesse, fatte di decina di migliaia di pezzi e sensori che segnalano problemi, ma molto spesso possono anche causarne. La Jeep è la protagonista di quello che vi racconteremo oggi, ma anche la Dodge se l’è vista brutta, subendo anche lei il ritiro di diversi curiosi modelli, da sempre molto apprezzati sul mercato americano.

Jeep, ecco il maxi-richiamo sulle vetture statunitensi

Un vero e proprio disastro quello che ha colpito la Jeep, ovviamente parte del gruppo Stellantis, che in questo periodo ha davvero tante gatte da pelare. Il problema ha riguardato la Gladiator e la famosa Wrangler, ma in mezzo c’è finita anche la Dodge Ram 1500, uno dei pick-up che più spesso si vedono in America.

Si tratta di una sorta di aggiunta al richiamo alla pompa del carburante ad alta pressione del carburante EcoDiesel V6 da 3,0 litri che ha costretto al richiamo di circa 140 mila Jeep e Ram nei modelli prodotti tra il 2014 ed il 2020 Sembra che il guasto possa riguardare anche gli EcoDiesel realizzati negli ultimi tre anni, che a quanto pare non sono stati riparati in tempo, e ora si stanno unendo al gruppo dei grandi richiami.

I 60.413 modelli Jeep e Ram in questione sono:

  • Jeep Wrangler: 21.244 unità costruite dal 20 agosto 2019 al 2 novembre 2021
  • Jeep Gladiator: 7.375 unità costruite dal 4 giugno 2020 al 13 maggio 2022
  • Ram 1500: 31.794 unità costruite dal 29 maggio 2019 al 21 gennaio 2022

Sembra dunque che i problemi del passato non siano stati risolti, ed ancora una volta c’è la pompa del carburante al centro delle discussioni. Il guasto della pompa può introdurre alcuni detriti importanti nel sistema di alimentazione, che andrebbero ad interrompere l’alimentazione di carburante al motore.

Qualche tempo fa, il Gruppo Stellantis aveva fatto sapere che i guasti si sarebbero verificati in maniera sporadica e graduale, avvertendo i guidatori che c’era qualcosa che non andava sulle proprie vetture, ma non sempre pare sia stato così, nonostante i tanti aiuti delle spie e dei sensori che sono presenti oggi sui nostri veicoli.

Le lettere di notifica verso i proprietari per i ritiri dovrebbero uscire entro il 2 dicembre. La soluzione riguarda un controllo da chi ha venduto la vettura per la sostituzione di tutti i componenti del sistema di alimentazione che si sono guastati o hanno subito un guasto. I proprietari possono mettersi in contatto con il servizio clienti Chrysler al numero 800-853-1403 e fare riferimento al richiamo Z96. Possono anche contattare in Linea diretta per la sicurezza dei veicoli della National Highway Traffic Safety Administration ( NHTSA ) al numero 888-327-4236 (TTY 1-800-424-9153) e menzionare il numero della campagna 22V-767.

Passando agli altri problemi della Wrangler, della Gladiator e della Ram, scopriamo che i guai non sono assolutamente finiti, perché più di 2 mila modelli dovranno essere richiamati per un guasto alle cinture di sicurezza posteriori. I modelli coinvolti con precisione in questo bel guaio sono:

  • Jeep Wrangler: 1.280 unità costruite tra il 1° dicembre 2021 e il 20 dicembre 2021
  • Jeep Gladiator: 622 unità costruite tra il 22 novembre 2021 e il 9 dicembre 2021
  • Ram 1500: 900 unità costruite tra il 22 novembre 2021 e il 23 dicembre 2021

La Wrangler plug-in ibrida non ha ancora terminato il proprio calvario, visto che alcuni clienti hanno segnalato alcune problematiche con la parte elettrica. Molto probabilmente, presto saranno richiamati anche loro per dare un’occhiata al pacco batterie, dal momento che su questa parte delle vetture moderne non si scherza affatto considerando gli alti rischi che nasconde l’elettricità.

Un brutto momento per il gruppo Stellantis, che ha già diversi guai a cui pensare, oltre a dover accelerare per poter far rispettare le sue tempistiche sul passaggio al full electric entro il 2027. La questione legata ad un marchio di punta come la Jeep non fa sicuramente bene neanche a livello di immagine, e sarà fondamentale sistemare tutto al più presto.

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