F1 GP Giappone, Gara: Verstappen campione del mondo, Ferrari battuta

La F1 è tornata a far tappa a Suzuka, dove si è imposto il pilota della Red Bull Racing, Max Verstappen davanti a Sergio Perez e Charles Leclerc.

Il Gran Premio del Giappone è scattato sotto una pioggia battente. Tutti i piloti hanno scelto gomme intermedie. La visibilità è risultata pessima già nel warm up lap. Il pole man, Max Verstappen, è partito con un pattinamento ma ha avuto, comunque, la meglio alla prima curva su Leclerc che avrebbe potuto e dovuto fare meglio, allungando la frenata. Dalla parte esterna il campione del mondo ha dimostrato di averne di più, sfruttando il maggiore grip nelle prime due curve.

Red Bull Max Verstappen (Ansa Foto)
Red Bull Max Verstappen (Ansa Foto)

Allo start vi è stato un primo contatto rischioso tra Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Quest’ultimo si è subito aperto via radio, affermando che era stato colpito dallo spagnolo al retrotreno. Pochi metri dopo Carlos Sainz è andato a sbattere, da solo, contro il muro, creando il caos. Tante vetture lo hanno sfilato, pericolosamente, al massimo della velocità. Un cartellone pubblicitario, tra l’altro, si è incastrato nell’alettone anteriore dell’AlphaTauri di Pierre Gasly. Le condizioni avrebbero dovuto imporre l’uso delle mescole da full wet. La direzione, ancora una volta, ha sbagliato nella valutazione. La bandiera rossa dopo i numerosi crash e problemi di visibilità è stata una scelta obbligata. Il peggioramento delle condizioni atmosferiche e la necessità di recuperare i detriti in pista hanno indotto i giudici a sbandierare la rossa.

Gasly ha rischiato tantissimo con una gru in pista sotto regine di SC prima della bandiera rossa. Dopo due ore le auto sono ripartite su gomme full wet. Le condizioni sono migliorate e, finalmente, le vetture si sono lanciate dopo diversi giri alle spalle della Safety Car. C’è stato subito un duello, in pit lane, tra Sebastian Vettel e Nicholas Latifi che hanno deciso di provare subito l’azzardo sulle mescole intermedie. Il pilota dell’Aston Martin, alla sua ultima apparizione in Giappone, ha deciso di giocarsi il jolly, essendo già sul fondo dello schieramento. Max Verstappen ha chiesto le gomme intermedie perché le condizioni sono andate a migliorare. Anche Lando Norris e Valtteri Bottas hanno scelto di passare alle mescole intermedie. Il buon passo di Seb ha portato tutte le squadre a ragionare sul montaggio immediato delle gomme. A trentasei minuti dalla conclusione del GP, sono rientrati in pit lane in contemporanea i primi due della classifica.

La Red Bull Racing ha scelto un doppio pit stop e Perez ha un po’ bloccato il monegasco che avrebbe, altrimenti, avrebbe rischiato un unsafe release. Fernando Alonso, Daniel Ricciardo e Mick Schumacher hanno deciso di non rientrare per il cambio gomma. Max si è ripreso la leadership del GP, superando il tedesco della Haas, mentre Fernando e Daniel hanno scelto di fermarmi. Charles Leclerc ha perso diventi secondi e, dopo il valzer dei pit stop, è finito a cinque secondi dal campione del mondo. La scelta della Red Bull Racing è stata rischiosa ma si è rivelata vincente. Il doppio pit stop ha messo nelle migliori condizioni possibili il #33, oggi numero 1 della griglia, ma anche il suo esperto compagno di squadra. Il più coraggioso è stato Sebastian Vettel che ha riguadagnato tantissime posizione, portandosi al settimo posto, alle spalle di Lewis Hamilton.

F1 GP Giappone, duelli a ripetizioni

In queste difficili condizioni i piloti con tanti anni di F1 sulle spalle hanno fatto la differenza. Vettel e Alonso sono sembrati scatenati. Mick Schumacher è stato superato da tutti i piloti, anche perché la tanto agognata Safety Car per gli strateghi della Haas non è arrivata. A quel punto, a ventisette minuti dalla fine della corsa, si è fermato per il pit stop. Charles Leclerc ha iniziato a perdere un secondo a giro da Max Verstappen. Crollato il monegasco che ha palesato, ancora una volta, un problema di gestione delle mescole. Il degrado gomma ha rappresentato uno dei principali guai della Ferrari nella seconda parte di stagione. Dopo aver segnato il giro più veloce, ma poi è letteralmente crollato. Il piano era quello di arrivare fino alla fine sulle mescole intermedie, ma il #16 ha iniziato a perdere più di un secondo dal leader della corsa. Sergio Perez ha rifare sotto, considerati i tanti problemi nella gestione. F1 2023, ci sono due novità: ecco di cosa si tratta. Date una occhiata anche a Ferrari, la meravigliosa auto F1 F2003-GA va all’asta: vale una fortuna.

Il monegasco non è riuscito a stabilizzare la prestazione, facendosi rosicchiare secondi dal Checo. L’olandese della Red Bull Racing non ha avuto alcun tipo di degrado. Verstappen è stato un martello dalla prima all’ultima tornata. Alle spalle dei primi tre, Ocon e Mercedes hanno dato spettacolo con un duello accesissimo. Il sette volte campione del mondo non è riuscito a trovare lo spiraglio giusto. Il pilota dell’Alpine si è dimostrato un osso duro, chiudendo tutti i varchi. La vettura transalpina si è dimostrata molto veloce, mettendo in mostra capacità difensive di alto profilo.

Vettel, Alonso, Latifi, Russell e Norris si sono sfidati per la top 10. Il tedesco ha messo in scena una delle sue migliori performance della sua storia recente, stando davanti allo spagnolo dell’Alpine. Alonso, infatti, si è fermato troppo tardi, ritardando di un giro il suo pit stop. George Russell ha rimontato, riuscendo a scavalcare diverse vetture, ma non è stata una gran gara per il nativo di King’s Lynn. La W13, ancora una volta, non si è dimostrata all’altezza dei principali rivali. A dieci minuti dal termine del Gran Premio del Giappone Sergio Perez si è portato negli scarichi di Charles Leclerc. Quest’ultimo ha provato a chiedere al team informazioni su un eventuale sosta, ma avrebbe perso troppe posizioni, finendo alle spalle di Fernando Alonso. Quest’ultimo ha scelto di fermarsi per un ulteriore pit stop, tornando in pista al nono posto.

La battaglia per la seconda posizione si è accesa, ufficialmente, a cinque minuti dalla fine della corsa. Checo ha cercato subito di superare il #16 sul rettilineo. Senza DRS il pilota della Red Bull Racing ha fatto fatica. Ci ha provato sino alla fine il messicano, ma Leclerc si è tenuto stretta la seconda piazza, nonostante un lungo. Vedremo se vi sarà una investigazione per la manovra del monegasco all’ultimo giro. Dopo il traguardo sono arrivati 5 secondi di penalità per Leclerc e la gara è stata considerata come intera, quindi Max a sorpresa si è laureato campione del mondo F1 per la seconda volta. A Perez è stato assegnato il secondo posto, mentre Leclerc è scalato in terza posizione. Un finale poco degno della storia della F1.

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