Jack Miller, frecciata a Ducati: c’era una cosa che non sopportava

Jack Miller vuole chiudere al meglio la sua esperienza in Ducati e poi pensare alla KTM: c’è una cosa che sicuramente non gli mancherà.

Dopo aver vinto la gara MotoGP in Giappone, ora Jack Miller è arrivato in Thailandia con il morale alle stelle. Il suo obiettivo è quello di ripetersi anche a Buriram, dove nel weekend potrebbe piovere. In caso di corsa bagnata, sarà a maggior ragione tra i favoriti per il successo finale.

Jack Miller (Ansa Foto)
Jack Miller, futuro pilota KTM (Ansa Foto)

L’australiano è agli ultimi gran premi con il team ufficiale Ducati e vuole chiudere il capitolo nella maniera migliore possibile. Tra l’altro, la sua vera ultima gara da ducatista non la disputerà in MotoGP. Com’è noto, correrà nell’ultimo round del campionato Australian Superbike al Bend Motorsport Park verso fine novembre.

Poi sarà pienamente concentrato sull’avventura con la KTM, dove affiancherà Brad Binder nel team factory. Ha firmato un contratto biennale e lì ritroverà Francesco Guidotti, suo team manager già in Pramac e che lo ha voluto fortemente. Spera di togliersi grandi soddisfazioni con il marchio austriaco.

MotoGP, Jack Miller punge Ducati sul contratto

Miller è complessivamente soddisfatto di quanto riuscito a fare in questi anni, nonostante abbia avuto la chance di fare di più se avesse avuto maggiore costanza. Sicuramente arrivare in un team ufficiale, riuscendo a fare dei podi e a vincere delle gare, è motivo di orgoglio.

Il pilota australiano, però, non rimpiangerà una cosa appena lascerà la Ducati: “Non dirò che era tutto roseo – riporta Motorsport.com – perché ero stanco dei contratti annuali e di dover giustificare la mia presenza in Qatar ogni anno; di dimostrare che meritavo il mio posto e di rispondere alle domande dei media“.

Effettivamente, più volte si è parlato del futuro di Jack e i suoi rinnovi non sono sempre stati certi al 100%. In KTM avrà più stabilità, visto che ha firmato un biennale e fino al 2024 non dovrà preoccuparsi. Forse l’incertezza in cui si è ritrovato a volte può averlo condizionato nei risultati.

Anche se è molto grato alla Ducati per l’occasione che gli ha dato in questi anni, portandolo dal team Pramac a quello ufficiale, è felice di sposare il progetto KTM. La casa austriaca ha le risorse per riuscire a migliorare le proprie performance in MotoGP e sta ingaggiando nuovi tecnici, diversi provenienti proprio dall’ambiente ducatista, per migliorare. A Mattighofen hanno grande voglia di essere protagonisti nella top class.

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