Valentino Rossi, l’ex pilota ammette tutto: è un vero disastro

L’ex pilota Loris Reggiani parla della MotoGP post Valentino Rossi e delle possibili strade che intraprenderà il Mondiale.

Il campionato del mondo di MotoGP cerca un nuovo volto dopo l’addio della leggenda Valentino Rossi, un campione capace di entusiasmare milioni di fan, di attrarre i mass media anche senza fare risultato, di portare sponsor e interessi verso il paddock. Il 43enne di Tavullia ha corso la sua ultima gara a Valencia lo scorso novembre, salutato definitivamente il Motomondiale dopo 26 anni di carriera e nove titoli iridati.

Valentino Rossi (LaPresse)
Valentino Rossi (LaPresse)

Le vecchie stelle sono un ricordo e il campione resta, ci sono nuovi campioni in pista, ma ancora nessuno capace di avere il suo carisma. In una intervista rilasciata al magazine specializzato ‘Motosprint’ ha parlato dei problemi della MotoGP senza il fuoriclasse pesarese: “Con l’addio di Valentino Rossi molti hanno smesso di guardare la MotoGP. In questa fase non vedo nessuno in grado di far appassionare tifosi che non siano motociclisti, quindi occorre trovare una nuova strada”.

Loris Reggiani parla di Valentino Rossi

Tante le proposte al vaglio della Dorna che nel prossimo fine settimana a Misano renderà noti ulteriori dettagli sulle gare sprint che entreranno nel format della MotoGP dal prossimo anno. Loris Reggiani lancia la sua proposta che potrebbe essere presa in seria considerazione: “Sarebbe bello che, per esempio, le nuove gare del sabato venissero trasmesse in chiaro, così da avvicinare nuove fette di popolazione al campionato”. Ma le gare sprint non convincono in pieno l’ex pilota, che vede il risvolto della medaglia.

Più gare possono fare più share, ma si rischia di svalutare la tradizionale gara domenicale e togliere la sana tradizione del passato… “Più gare si fanno più si svaluta il campionato. Penso che questa nuova idea sarà un boomerang: sicuramente all’inizio gli ascolti saliranno, dal momento che ci sarà più curiosità. Però in seguito l’interesse calerà – ha avvisato Loris Reggiani -, questo causerà una svalutazione delle gare. A quel punto infatti nessuno ricorderà chi ha vinto cosa e quando”.

Sono in tanti i nostalgici che preferirebbero non cambiare il programma, ma Carmelo Ezpeleta e gli organizzatori del Mondiale hanno segnato già la nuova linea e non si tornerà certo indietro. I grandi cambiamenti trovano sempre poco consenso nelle prime fasi, sarà il tempo a dire se Dorna e FIM abbiano visto bene o se provocheranno un tonfo nel medio termine. I piloti reclamano di non essere stato interpellati in Safety Commission dove solitamente si discute di tutto. La risposta del boss Ezpeleta è stata fredda e chiara: dovevano essere i team a parlarne con i piloti.

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