La Honda sfrutta il caldo: hanno risolto il problema alla moto?

Non si ferma il lavoro della Honda sulla RC213V: nei giorni scorsi il team ha tenuto una giornata di test sul bollente circuito di Jerez.

Nei giorni scorsi il team Honda è ritornato al lavoro per un giorno di test a Jerez. A guidare la RC213V il suo collaudatore Stefan Bradl che, dall’infortunio di Marc Marquez nel luglio del 2020, lavora aritmi serrati come nessun altro test della MotoGP. Il tedesco ha trovato le condizioni “ideali” per scendere in pista, visto che tra i problemi da affrontare c’è quello del surriscaldamento della carena.

Stefan Bradl (foto Ansa)
Stefan Bradl (foto Ansa)

Nel fine settimana al Sachsenring Stefan Bradl ha accusato una lieve ustione al piede destro, poiché le alte temperature dell’atmosfera (oltre i 40 gradi) e dell’asfalto hanno surriscaldato la moto dell’Ala dorata in maniera inverosimile. Un problema che non dovrebbe accadere in una categoria di altissimo livello ma su cui gli ingegneri HRC hanno trovato già delle soluzioni convogliando i flussi d’aria interni.

Bradl e Honda al lavoro sulla RC-V

L’ondata di caldo che sta attanagliando l’Europa ha giocato a favore della Honda che deve risolvere quanto prima questa problematica, dal momento che molte delle prossime gare si svolgeranno in condizioni climatiche estreme, specialmente quelle in programma ad agosto-settembre (vedi Misano) e quelle in terra di Oriente, come Thailandia e Malesia nel mese di ottobre. “Giovedì la temperatura dell’asfalto ha superato i 60 gradi. Fortunatamente siamo riusciti a fare progressi in condizioni molto calde, che troveremo anche in Austria e a Misano”, ha commentato Stefan Bradl a Speedweek.com.

Dallo scorso mese il collaudatore della Honda ha fatto risuonare un campanello d’allarme sulla carena rovente: “Dobbiamo prepararci a certe condizioni climatiche e gli ingegneri Honda lo sanno benissimo – ha proseguito il sostituto di Marc Marquez -. Al momento, sono state avanzate idee su come migliorare il flusso d’aria interno”.

Non è certo l’unico problema che il team diretto da Alberto Puig dovrà affrontare, dal momento che manca il feeling con l’avantreno della moto, uno dei punti forti del campione di Cervera. Ma trovare vie di uscita non è per nulla facile: “Ci vorrà del tempo per risolvere i problemi, però adesso sappiamo da dove cominciare… Credo che ci vorranno mesi prima di trovare una soluzione. Bisognerà modificare parti nella zona telaio e penso che vedremo diversi aggiornamenti per tutta la stagione”. Al ritorno di Marc Marquez si spera di avere una buona base su cui lavorare in vista della prossima stagione.

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