Red Bull, Perez lancia un grande allarme: sentite cosa vuole dal team

La Red Bull è stata in grossa difficoltà in termini di gestione gomma in Austria, e Sergio Perez ha chiesto interventi importanti al team.

Quella vissuta dalla Red Bull in Austria è stata una giornata molto difficile, con la Ferrari di Charles Leclerc che si è imposta davanti a Max Verstappen. Ben peggio è andata a Sergio Perez, costretto al ritiro dopo pochi giri, a seguito del contatto dopo la partenza con la Mercedes di George Russell.

Red Bull Sergio Perez (ANSA)
Red Bull Sergio Perez (ANSA)

Il messicano è stato toccato dalla freccia d’argento ed è finito fuori pista, perdendo quasi un giro dal resto del gruppo. Tuttavia, sulla sua monoposto era evidente che qualcosa non fosse al proprio posto, ed il suo team ha provveduto a ritirare l’auto per risparmiare chilometri sulla power unit Honda.

La Red Bull si aspettava di dominare sul tracciato di casa, così come era emerso dalle parole di Helmut Marko che aveva detto che Ferrari e Mercedes avrebbero sofferto a causa del porpoising. In realtà, la F1-75 è stata perfetta, soprattutto in termini di gestione gomma, anche se permangono problemi di affidabilità.

La Ferrari è chiaramente la macchina più veloce in pista, nonostante i tanti aggiornamenti tecnici portati dal team di Milton Keynes nelle ultime due tappe. Gli anglo-austriaci hanno il vantaggio di saper gestire al meglio le situazioni più tese, azzeccando frequentemente le tattiche, mentre la Scuderia modenese, a volte, sembra aver smarrito la mentalità vincende, pur potendo contare su un vero e proprio siluro.

La prima parte di stagione è ricca di rimpianti, visto che Leclerc ha messo a referto una serie impressionante di pole position, ma quasi mai tutto ciò è stato sfruttato. In Austria, il monegasco ha vinto per la prima volta in carriera senza essere partito dalla prima posizione, superando per ben tre volte in pista Verstappen, che sicuramente si aspettava un epilogo ben diverso viste quelle che erano le premesse della vigilia.

La reazione non tarderà ad arrivare, anche se le prossime piste, sulla carta, sorrideranno alla Ferrari. Sia Le Castellet che Budapest sono tracciati in cui contano trazione e carico aerodinamico, fiori all’occhiello della F1-75, ma le gare dovranno essere tassativamente portate a termine.

Il passo mostrato in Austria è una grande iniezione di fiducia, anche per il fatto di aver ricacciato indietro una Mercedes che a Silverstone era letteralmente rinata. Nelle prossime gare sono attesi dei grossi sviluppi da parte del team di Milton Keynes, nell’attesa di capire se le notizie che circolano riguardo ad un nuovo aumento del peso siano vere oppure no.

Fa strano pensare che un team del genere possa aver sviluppato l’auto compromettendone la stabilità tramite un nuovo aumento del peso. Le indiscrezioni ora parlano di una Ferrari più leggera di ben 10 chili, una differenza davvero enorme considerando quelli che sono i distacchi in F1, dove in due decimi possono esserci diverse vetture racchiuse in battaglia. Sarà interessante saperne di più già dalla Francia, in attesa che dal Belgio entrino in vigore le nuove regole sul discorso dei fondi flessibili, profondamente volute dalla Mercedes per avere un’idea più chiara della situazione. Il clima è a dir poco rovente.

Red Bull, Perez lancia l’allarme

In casa Red Bull c’è molto da analizzare, perché la Ferrari è tornata davanti a livello prestazionale. La cosa curiosa è stata vedere una F1-75 così competitiva anche sui rettilinei, ed è tutto merito della nuova ala posteriore introdotta tra Montreal e Silverstone che ha prodotto i risultati sperati.

In un’intervista riportata da “RacingNews365“, Sergio Perez ha parlato delle difficoltà di guida che sta trovando con questa monoposto, con la quale si trovava a meraviglia nella prima parte di stagione. Il messicano, dopo il successo a Monte-Carlo, ha chiuso secondo a Baku e Silverstone, ma gli ultimi ritiri non fanno bene al morale ed alla classifica.

Ecco le parole del messicano: “Dobbiamo lavorare sul nostro sviluppo e capire che cosa sta succedendo, per me era più facile guidarla ad inizio anno, ora sento che c’è qualcosa che non va ogni qualvolta che vado in pista. Non so descrivere esattamente questa sensazione, so solo che non è più come prima e questo non è normale visto che lo sviluppo dovrebbe migliorare la macchina. La vettura mi sfugge di mano molte volte, ad inizio anno la sentivo nettamente meglio rispetto ad ora, non capisco cosa sta succedendo“.

Parole non di certo rassicuranti quelle di Checo, che potrebbero mettere in allarme tutta la Red Bull. La monoposto del team di Milton Keynes dovrà rispondere in fretta all’assalto della Ferrari, visto che 38 punti non sono poi così tanti. Dall’altra parte c’è da affrontare il discorso affidabilità, che già troppe volte ha fermato Charles Leclerc e Carlos Sainz.

In Austria, è stato evidente che il guaio riguardasse nuovamente la power unit, letteralmente andata in fiamme a pochi giri dalla fine. Il Cavallino potrebbe andare in penalità già domenica prossima in Francia, per poi contare su un motore fresco per Ungheria, Belgio ed Italia.

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