Quartararo, un suo collega spiega il segreto del leader della MotoGP

A tessere le lodi di Quartararo, campione in carica e capofila anche in questa stagione, è stato un suo connazionale che corre con lui.

La prima metà della stagione 2022 della MotoGP si è chiusa nel segno di Fabio Quartararo. Nonostante i ripetuti allarmi del francese a cavallo tra le due annata in merito al tardivo sviluppo della Yamaha M1, il campione del mondo in carica si sta ripetendo grazie non solo alle vittorie ma soprattutto con un ruolino di marcia costantemente alto, che sta facendo la differenza così come gli alti e bassi dei piloti Ducati, vedi Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini, gli unici che realmente hanno cercato di mettere in difficoltà il leader della classifica iridata.

Fabio Quartararo (ANSA)
Fabio Quartararo (ANSA)

C’è però da dire che in questa lotta, andando a vedere la classifica, si può piazzare tranquillamente un altro transalpino come Johann Zarco, che con la sua Ducati Pramac ha fatto anche lui della costanza un suo carattere distintivo. C’è però da dire che anche qui sta incidendo il cammino altalenante dei rivali, perché altrimenti il pilota di Cannes non sarebbe così invischiato nella lotta per il titolo.

Zarco loda, Quartararo risponde

C’è rispetto tra Quartararo e Zarco, e non solo perché sono connazionali. Il campione in carica addirittura negli ultimi tempi si è chiesto come mai il rivale non sia stato preso minimamente inconsiderazione per un posto in Ducati ufficiale, dove in corsa per un posto accanto a Bagnaia dopo la separazione con Jack Miller sembrano esserci Bastianini e Martin. A sua volta però Zarco ha esaltato le doti del numero 20: “A parte gli aspetti tecnici, è impressionante vedere come si porti questo peso di essere campione del mondo senza problemi e che sta lottando per il secondo titolo”.

C’è molta pressione perché metti più pressione su te stesso – ha ammesso il pilota Pramac -. Perché sai che puoi vincere, quindi vuoi farlo di nuovo. E poi ci sono tutte le persone che si aspettano che tu vinca. E’ impressionante avere questa maturità e controllare il campionato così“. E in effetti è così. Ma, da più parti, per questa tranquillità si tirano in ballo due fattori. Il primo è quello di avere alle sue spalle tutta una casa come quella di Iwata, che come ai tempo di Valentino Rossi lo segue nei dettami dello sviluppo della moto. Ed è per questo anche che i risultati sono migliorati e che il francese ha deciso diverse settimane fa di rinnovare per altre due stagioni con il team ufficiale. Dall’altra c’è la consapevolezza, dicono gli esperti, di essere il più forte e costante, perché con Marc Marquez fuori non ci sono fenomeni veri in pista in questo momento storico, a parte forse Bagnaia.

Sarà, intanto a Speedweek, proprio Quartararo ha piegato la situazione, in risposta a quanto detto da Zarco: “Non sento alcuna pressione da molto tempo. Ho vinto il mondiale l’anno scorso, mi sto divertendo e la Yamaha non mi mette pressione. Nemmeno io mi faccio pressioni. Non credo sia necessario. Certo che ci sono momenti più stressanti prima della gara o delle qualifiche. Ma non la chiamerei pressione, è solo una situazione stressante, soprattutto poco prima della partenza e delle qualifiche. Ma la pressione è qualcosa che gestisco abbastanza bene quest’anno“.

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