La decisione è definitiva: c’è un addio importante alla FIA

Nuovo scossone alla FIA. Gli eventi degli ultimi mesi hanno portato a diverse uscite di scena improvvise. L’ultima è eclatante.

Era stato il fulcro delle tensioni post GP di Abu Dhabi 2021, quando la sua gestione anomala delle battute finali dell’evento aveva assicurato il titolo iridato a Max Verstappen, mandando su tutte le furie la Mercedes e Lewis Hamilton. Messo da parte dalla Federazione Internazionale in vista di un ricollocamento, Michael Masi ha finalmente fatto la sua scelta.

Bandiera logo della FIA (Ansa Foto)
Bandiera logo della FIA (Ansa Foto)

Per dare subito un’immagine di discontinuità rispetto al periodo di presidenza TodtMohammed Ben Sulayem, appena nominato al vertice del collegio federale, aveva rimosso l’australiano dalla sua posizione di direttore di gara, ammettendo che qualcosa di opinabile era stato compiuto in quegli ultimi cinque giri del campionato neutralizzati dalla Safety Car entrata per l’incidente occorso alla Williams di Latifi.

Masi lascia la FIA: ora è ufficiale

In quel frangente, alla tornata precedente alla ripartenza, il manager di Sydney diede l’ok a sdoppiarsi soltanto ad alcune vetture, infrangendo così le regole della serie. Un atteggiamento, questo, subito criticato e che alla fine gli è costato il posto di lavoro.

Nominato nel 2019 subito dopo la scomparsa dell’esperto Charlie Whiting, è mancato in alcune occasione, sbagliando clamorosamente a Yas Marina nella scorsa edizione.

Confermiamo che Michael Masi ha deciso di lasciare la FIA e trasferirsi in Australia per essere più vicino alla sua famiglia ed affrontare nuove sfide professionali“, si legge sulla nota ufficiale infarcita delle solite parole di ringraziamento. “Per tre anni ha occupato il ruolo di supervisore delle corse e di delegato per la sicurezza, svolgendo le numerose funzioni che gli sono state affidate con grande dedizione“.

Uscito dalle cronache dopo esserne stato al centro fino ai test invernali della F1 dello scorso febbraio, il 44enne non era comunque stato licenziato dall’ente regolatore, ma riposizionato in ambito esterno alla pista per evitare il rinfocolarsi dei dissidi visto che le Frecce d’Argento imputano alla sua condotta il mancato ottavo sigillo di Ham.

Adesso, dopo un lungo silenzio è arrivato l’annuncio che in molti aspettavano e che scrive la parola fine ad una collaborazione cominciata nel 2008.

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