L’ex Ferrari azzarda il paragone: “Leclerc? Vi dico chi mi ricorda”

L’ex ingegnere di pista Smedley esalta la Ferrari attuale per valore e compattezza e addirittura avvicina Leclerc ad un nome storico.

Era presente nei suoi ultimi momenti gloriosi e l’ha accompagnata fino all’inizio dell’era, sfortunata, targata Alonso. Rob Smedley conosce la Ferrari alla perfezione. Anche per questo le sue parole fanno sensazione.

Charles Leclerc, Ferrari (Ansa Foto)
Charles Leclerc, Ferrari (Ansa Foto)

Secondo l’ingegnere inglese, per undici stagioni al muretto della Rossa, la Scuderia di oggi sarebbe già in possesso degli ingredienti utili per tornare quella competitiva di anni fa.

Al momento a Maranello c’è la spinta per tornare a vincere come ai tempi d’oro“, il suo commento a La Gazzetta dello Sport.

 Attualmente seconda nella generale costruttori con 228 punti contro i 304 della Red Bull, l’equipe modenese sembra tuttavia avere davanti a sé un percorso lungo e complesso da affrontare. Le buone premesse di avvio di campionato non sono state confermate con il passare delle gare, e pur restando una delle vetture migliori del lotto, viaggia con l’acqua alla gola, preoccupata dai problemi di affidabilità e da due piloti non sempre impeccabili.

La Ferrari pronta a dominare come nell’era Schumi?

L’attuale consulente tecnico del Formula One Group, capace di parlare un fluente italiano grazie alla frequentazione dei bar di Modena, ha altresì pronunciato parole di stima nei confronti dell’attuale team principal Mattia Binotto.

Al mio arrivo in squadra, nel 2003, era motorista di Schumacher. Poi è diventato capo di quell’area e più tardi direttore tecnico. La sua qualità migliore è la capacità di gestire gli uomini. Quindi è perfetto nel ruolo che ricopre“, ha analizzato replicando implicitamente ai detrattori dell’italo-svizzero.

A proposito invece delle forze in campo mostrate finora del Mondiale 2022, il 48enne si è detto compiaciuto dal salto di qualità della Ferrari.

Sapevamo che con le nuove regole qualcuno avrebbe potuto fare un grosso passo avanti. Sono contento che sia lei ad avercela fatta. Adesso possiede la macchina globalmente più veloce. I guasti? Sono legati al fatto di avere spinto tanto sulle prestazioni, ma era giusto rischiare“, ha quindi elogiato il coraggio del reparto progettazione e sviluppo della F1-75.

Facendo invece un quadro dei corridori più forti in griglia, l’ingegnere dello Yorkshire ha dichiarato: “Hamilton ha raggiunto traguardi incredibili. E’ straordinario quello che ha fatto in pista e fuori, con il suo messaggio. Leclerc e Verstappen, invece, sono entusiasmanti. Charles conquista il pubblico perché non viene da famiglia ricca (ci permettiamo di obiettare che non si tratta neppure di un ragazzo di umili origini). Poi c’è la generazione emergente di cui fanno parte Norris e Gasly“.

Tornando a Charles, Smedley ha azzardato un paragone ingombrante, discutibile per certi versi. “E’ senz’altro un leader. Possiede la stessa capacità di Michael quando faceva da catalizzatore, attorniato da Todt, Brawn e Byrne. Quella abilità di spronare per migliorare continuamente“, ha infine giudicato.

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