Ecclestone e quel rapporto “pericoloso” tra FIA e Mercedes

La F1 ad un passo da un grave conflitto d’interesse? Ecclestone lancia l’allarme. Per l’ex patron del Circus la FIA dovrebbe restare neutrale.

Tornato a parlare di F1, Bernie Ecclestone ha bollato come “pericoloso” il recente ingaggio di  Shaila-Ann Rao in seno alla Federazione Internazionale dell’Automobile. Chiamata dal presidente Mohammed Ben Sulayem per sostituire, ad interim, Peter Beyer, uscito improvvisamente dal collegio dedicato agli aspetti sportivi delle quattro ruote, l’avvocatessa fino a pochi mesi fa occupava una posizione decisamente in contrasto con le esigenze di terzietà. Infatti era la consigliera ufficiale di Toto Wolff in Mercedes.

Bernie Ecclestone (Ansa Foto)
Bernie Ecclestone (Ansa Foto)

Una scelta azzardata secondo molti, che ha già fatto sorgere polemiche. In particolare da parte del boss Ferrari Mattia Binotto, piuttosto contrariato per una preferenza che, alla lunga, potrebbe fare il gioco di Stoccarda.

Ecclestone boccia la decisione della FIA

Dal canto suo il responsabile delle Frecce d’Argento, ha celebrato la firma della sua ex spalla con i federali come un passo avanti per l’ente controllore, attualmente in fase di ristrutturazione.

Shaila-Ann era già membro della Federazione prima di venire da noi. E’ competente e trasparente“, la dichiarazione del viennese dopo l’annuncio.

Non dello stesso avviso e decisamente più vicino al parere critico del manager del Cavallino, lo storico patron del Circus, secondo il quale la vicinanza e il carattere confidenziale tra le parti avrebbe già prodotto i primi “danni”.

Per il 91enne prima del GP del Canada ci sarebbe stato un flusso di informazioni contrario alle regole, così che, immediatamente, la scuderia tedesca provvedesse a produrre un doppio fondo per ridurre il porpoising da applicare alla W13 avvantaggiandosi, così, sulla concorrenza almeno in termini di tempo.

E’ terribilmente pericoloso“, ha lanciato l’allarme al Daily Mail. “Wolff ha cominciato questo nonsense relativo all’esigenza di rivedere la costruzione delle vetture, e lei gli ha anticipato la direttiva che sarebbe entrata in vigore da lì a poco. Alla fine hanno collaborato per due o tre anni, quindi è ovvio“.

Per il magnate britannico potrebbe dunque trattarsi di una bomba pronta ad esplodere, soprattutto se da qui in avanti Hamilton e Russell dovessero essere di nuovo competitivi e in grado di battersi alla pari con Ferrari e Red Bull.

Facendo poi un salto a ritroso nel tempo, zio Bernie ha ricordato come lui stesso non sia mai stato in grado di promuovere figure legate alle squadra nel gruppo gestionale dello sport.

Quando ero ancora in carica, avrei voluto Luca Cordero di Montezemolo alla presidenza, ma nessuno fu d’accordo perché era un uomo di Maranello. In quel caso fu considerato un conflitto d’interesse, per cui mi chiedo come la Rao possa svolgere questa mansione“, ha terminato la sua riflessione con una domanda.

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