Ferrari, scoperto il trucco di Leclerc in qualifica: ecco il suo stratagemma

Il pilota della Ferrari, Charles Leclerc, ha trovato un modo per andare ancora più forte in qualifica. Le telecamere hanno svelato il suo segreto.

Charles Leclerc ha ottenuto cinque pole position nel 2022 in sette tappe disputate. Il monegasco è diventato un asso infallibile nel giro secco, essendo in grado di trovare la concentrazione massimo nel Q3 e sfruttando le potenzialità della wing car di Maranello. Il pilota ha dato straordinarie dimostrazioni in qualifica anche nel suo primo anno in Ferrari, quando nel 2019 collezionò più pole di chiunque altro pilota in lotta per il mondiale, battendo uno specialista come Lewis Hamilton.

Ferrari Charles Leclerc (Ansa Foto)
Ferrari Charles Leclerc (Ansa Foto)

Il dato allarmante per il giovane è relativo alle vittorie. Nella sua carriera ha ottenuto ben 14 pole e in sole quattro occasioni il Principe di Monaco ha messo piede sul primo gradino del podio. Un esempio lampante di quanto le pole possano risultare determinanti nell’ottenimento del successo domenicale, è rappresentato dal sette volte campione del mondo anglocaraibico. Lewis Hamilton ha ottenuto 103 pole position in carriera, vincendo 103 Gran Premi.

Il dato di Leclerc sta a significare che il pilota riesce a super performare in qualifica, ma per motivi legati alle strategie del muretto box Ferrari o per limiti della vettura non è riuscito a concretizzare le 14 partenze al palo. È allarmante quante vittorie il monegasco abbia lasciato per strada negli ultimi anni, considerato che Max Verstappen con 14 pole position in carriera ha già strappato un titolo mondiale e ha marcato 24 trionfi. Si potrebbe pensare che l’olandese è un animale da gara e Charles un fenomeno del giro secco, ma c’è dell’altro.

Per la prima volta in carriera Leclerc ha messo le mani su un’auto competitiva nel 2022. Il classe 1997 non è mai stato aiutato dal suo team a trasformare i suoi sforzi in qualifica in brillanti successi. Alcune volte la vittoria è sfuggita per problemi tecnici del mezzo, come in Bahrain nel 2019 e a Barcellona nel 2022. In altre occasioni Charles stesso ha commesso degli errori. Due mancati trionfi che hanno avuto un peso specifico molto grande nella sfida ai rivali della Red Bull Racing sono stati a Montmeló e Monaco. Leclerc è l’unico della squadra che sembra imparare dai propri errori, ma il team non ha fatto tesoro di anni di figuracce.

Charles Leclerc, la pole eroica e la disfatta

Charles Leclerc avrebbe potuto comandare la classifica piloti se solo avesse potuto sfruttare al massimo le potenzialità della sua vettura negli ultimi due appuntamenti mondiali. Il monegasco ha strappato una magnifica pole position sul circuito di Montmelò, utilizzando una tecnica usata sui kart. Il pilota in rettilineo si abbassa nella vettura, come risulta visibile nell’immagine in basso, per favorire l’aerodinamica. Il pilota, magari, riproporrà la stessa tecnica in altri tracciati con lunghi rettilinei per colmare il gap con la RB18 a livello di velocità di punta.

A Monaco non ha avuto bisogno di particolari stratagemmi e ha strappato una super pole, chiudendo con il crono di 1’11”376. Nel giro successivo si stava anche migliorando, ma la bandiera rossa per il crash contro le barriere di Sergio Perez lo ha frenato sul più bello. In gara il destino e l’incompetenza degli uomini al muretto box della Ferrari, hanno stravolto i valori di forza. A trionfare è stato Sergio Perez sulla RB18, sfruttando al massimo il momento giusto per effettuare il pit stop. Leclerc per una incomprensione si è ritrovato da primo a quarto nel giro di pochi secondi.

In qualifica aveva dichiarato che la pole rappresentava solo il dieci percento del weekend. In realtà a Monaco una partenza dalla prima casella ha un valore decisamente più grande. L’auto è veloce, ben progettata, ma nonostante ciò Leclerc sta accusando diversi inconvenienti. La gestione della squadra continua ad essere ricca di problemi e nelle ultime due corse il vantaggio è andato in fumo. Charles Leclerc dovrà rialzare la china, già a partire dalla prossima tappa di Baku, strateghi della Ferrari permettendo.

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