GP di Francia, Quartararo tocca ferro: c’è un tabù da sfatare

Il leader del campionato Quartararo arriva sul circuito di casa e proverà a rompere una maledizione che dura in pratica da sempre.

Dopo Jerez, il carrozzone della MotoGP si sposta in Francia per vivere un altro weekend su uno dei circuiti più famosi del Mondiale, quello di Le Mans. Il circuito Bugatti ospiterà il settimo round della stagione, che vede per il momento il campione del mondo in carica Fabio Quartararo in testa alla classifica. Che a dirlo a inizio stagione sarebbe stato non utopia ma quasi. L’idolo di casa dunque cercherà davanti al suo pubblico di allungare sui rivali, a partire da quella Ducati che fa tanto paura, ma non solo.

Fabio Quartararo (ANSA)
Fabio Quartararo (ANSA)

Infatti c’è da dire che il pilota Yamaha proverà anche a cancellare un tabù: il Gran Premio di Francia non ha mai visto trionfare un pilota francese in casa nella classe regina. E sembra assurdo, perché se è vero che nella storia non ci sono mai stati troppi piloti transalpini, però di atleti di successo se ne sono visti. Ma nessuno ha mai potuto esultare per la prima posizione in 500 o in MotoGP. E Quartararo quindi è chiamato a un compito arduo.

Quartararo a Le Mans prova ad abbattere un tabù

Infatti, per cercare i trionfi francesi, bisogna guardare alle altre categorie. Le Mans ospitò il primo GP valido per il Mondiale nel 1969, evento subito celebrato con il primo successo di un pilota di casa, Jean Auréal, che vinse nella classe 125. Il circuito Bugatti si è alternato per anni ad altri circuiti e fu solo nel 1979 che Guy Martin sulla Motobécane francese conquistò il successo nella 125, mentre Patrick Fernandez fu protagonista con Yamaha nella 350. Poi si deve arrivare fino al 2008, quando sempre in 125 il futuro campione del mondo della categoria Mike Di Meglio conquistò la sua prima vittoria stagionale proprio a Le Mans. L’ultimo pilota francese ad esultare è stato, in Moto3, Louis Rossi.

L’unico successo di un pilota locale arrivò in 500 ma non a Le Mans bensì a Reims nel 1954, con Pierre Monneret che trionfò sia in 350 (con AJS) che in 500 (con Gilera). Solo nel GP di Nogaro del 1982 per poco non ci fu il miracolo. Infatti nelle quattro categorie arrivarono tre successi transalpini, merito anche del boicottaggio di tanti piloti per via della pista troppo pericolosa. E anche quella volta sfuggì la vittoria proprio in 500.

Stavolta però i francesi sperano che il tabù sia definitivamente rotto da Quartararo, che con la Yamaha M1 ha già dimostrato di poter fare “miracoli”. Sì, perché tenere testa a una Ducati favorita, addirittura portandosi in testa al Mondiale non è cosa da poco. In più da sempre la pista è amica della casa di Iwata, che proprio qui potrebbe ritrovare nuova linfa. Finora nella sua carriera Quartararo non è stato troppo fortunato a Le Mans. Il miglior risultato è il terzo posto dello scorso anno, quando la pioggia scombinò le carte. Meglio ha fatto l’altro francese, Johann Zarco, che vanta due secondi posti in MotoGP, l’ultimo rimediato lo scorso anno proprio davanti al connazionale.

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