Hamilton è una furia in Australia: guardate cosa è successo

Lewis Hamilton ha vissuto una domenica difficile il quel di Melbourne, ma hanno fatto discutere alcune sue dichiarazioni nel week-end.

Un altro fine settimana complicato e, nel complesso, deludente per Lewis Hamilton in occasione del Gran Premio d’Australia. Sul tracciato di Melbourne, il sette volte campione del mondo aveva sempre fatto segnare la pole position nel corso dell’era ibrida, partendo al palo per sei volte consecutive dal 2014 al 2019.

Hamilton (LaPresse)
Hamilton (LaPresse)

La serie record è stata interrotta dalla Ferrari di Charles Leclerc, che in qualifica ha rifilato quasi un secondo pieno all’alfiere della Mercedes. Ovviamente, il nativo di Stevenage è in questo momento impotente contro lo strapotere della F1-75 e della Red Bull, ma c’è un altro dato che non può lasciarlo tranquillo.

Il britannico ha chiuso la gara in quarta posizione, per la seconda volta consecutiva battuto da George Russell, che ha allungato su di lui nel mondiale. Il nuovo arrivato è addirittura secondo in graduatoria generale con 37 punti conquistati, a -34 dal leader incontrastato Leclerc.

Hamilton è quinto a quota 38, ma dopo il terzo posto del Bahrain sembra essere andato in netta difficoltà. Il sette volte iridato ha faticato tantissimo a Jeddah, restando escluso addirittura in Q1 e chiudendo la gara con una modesta decima posizione. Non c’è dubbio sul fatto che il fenomeno inglese sia in difficoltà, ed il confronto con il compagno di squadra inizia a pesare.

Il futuro non è così sereno per Lewis, che ha compiuto 37 anni lo scorso gennaio, e sa di non avere troppo tempo per scavalcare il primato di Michael Schumacher dei sette titoli mondiali, per diventare l’unico in F1 ad averne conquistati otto. Le prossime gare e gli sviluppi sulla Mercedes saranno decisivi, anche se una rimonta sul tandem di testa appare, in questo momento, molto improbabile, nonostante le grandi capacità del team di Brackley e del suo pilota di punta.

Hamilton, dure critiche ai protocolli anti-Covid in Australia

Lewis Hamilton si è sempre dimostrato molto sensibile ai temi sociali, ed anche a quello della pandemia di Covid-19. Il sette volte campione del mondo è stato positivo al virus nel dicembre del 2020, quando fu costretto a saltare il Gran Premio di Sakhir dove venne sostituito in Mercedes proprio da George Russell.

Nel corso del week-end del Gran Premio d’Australia, il britannico si è lamentato con la stampa delle scarse misure di sicurezza da parte messe in atto dalla Federazione Internazionale all’interno del tracciato di Melbourne: “Nessuno nel briefing dei piloti indossava le mascherine. Alcuni dei piloti lo hanno fatto, ma la maggior parte dei rappresentati della FIA no, il che per me era negativo. È stato il briefing più lungo della mia vita per i piloti. Corro da molto tempo e non hanno mai fatto un briefing così lungo“.

Hamilton ha rilasciato queste dichiarazioni al termine delle qualifiche del sabato ed è davvero molto strano quanto accaduto, soprattutto considerando come l’Australia sia stata una delle nazioni più attenta in tutto il mondo nel contenimento del contagio dettato dal Coronavirus. A conferma di ciò, c’è anche il fatto che questa gara sia stata lontana dal calendario anche nel 2021, visto che le regole per entrare in questo paese erano fin troppo severe per gli organizzatori del Circus.

Dopo questa piccola polemica, Lewis dovrà cercare di ritrovare la giusta concentrazione in vista del prossimo appuntamento, in programma per il 24 aprile ad Imola. Da quelle parti, l’asso britannico ha corso soltanto negli ultimi due anni, dominando nel 2020 e chiudendo secondo dietro a Max Verstappen la passata stagione. Come abbiamo detto, si tratterà di una sorta di ultima chiamata per lui e la Mercedes, affidando agli sviluppi che arriveranno tutte le speranze di una rinascita che appare difficile.

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