Hamilton, depressione Mercedes: non funziona niente

Lewis Hamilton scatterà dalla quinta casella nel GP d’Australia, ma è riuscito a tenere dietro George Russell. Ecco le sue parole.

L’incantesimo è stato spezzato da Charles Leclerc e dalla Ferrari. Lewis Hamilton non è più l’unico poleman del Gran Premio d’Australia, complice la netta inferiorità della sua Mercedes che non gli ha permesso di ottenere la nona partenza al palo in carriera sulle strade di Melbourne.

Hamilton (ANSA)
Hamilton (ANSA)

Il sette volte campione del mondo è arrivato a girare in 1’18”825 proprio sotto alla bandiera a scacchi, riuscendo almeno a beffare il compagno di squadra George Russell per appena un decimo. Le frecce d’argento, per la seconda gara consecutiva, non si sono messe in evidenza come la terza forza in qualifica, essendo state precedute anche dalla McLarenn di Lando Norris.

Il team di Woking è apparso in evidente ripresa, con l’idolo di casa, Daniel Ricciardo, che è settimo subito dietro alle due Mercedes. Hamilton si è visto rifilare quasi un secondo dal battistrada, che è stato l’unico ad abbattere il muro dell’1’18” in queste qualifiche, dove la Ferrari ha riconquistato una pole position che mancava dal 2007 in Australia, quando a farcela fu Kimi Raikkonen.

Le frecce d’argento continuano a soffrire di un porpoising evidente, ed il GP d’Australia potrebbe segnare un punto di non ritorno per le ambizioni mondiali dei due piloti del team di Brackley. Giusto sottolineare che la stagione sia ancora lunghissima, ma il gap dalla vetta è pesante e non accenna a diminuire anzi, pare ampliarsi gara dopo gara.

Dopo le prove libere, il sette volte iridato aveva detto con grande amarezza: “Continuiamo a portare delle novità, ma ogni volta che lo facciamo non abbiamo i risultati che vorremmo. Al momento è molto dura, ma di certo non molleremo“. I primi sviluppi veri e propri sono attesi per Imola e Barcellona, e le prime gare europee suoneranno come un’ultima chiamata per questo campionato.

Hamilton, sconforto nelle sue parole dopo le qualifiche

Uno come Lewis Hamilton non è di certo abituato a dover sudarsi l’accesso al Q3, per poi vedersi rifilare un secondo dalla pole position. Il nativo di Stevenage sembra essere tornato ad una stagione come il 2009, quando faticò tantissimo con una McLaren scopertasi, di colpo, ben lontana dalla vetta.

Al termine delle qualifiche, il sette volte campione del mondo ha raccontato le sue sensazioni: “Rispetto a ieri ed all’ultima gara, oggi è stata decisamente una buona giornata per me. Sono davvero grato per il lavoro in fabbrica nel trasformare la macchina rispetto a ieri. Ho quasi ottenuto la quarta piazza, che sarebbe stato un bel risultato, ma domani lotteremo per quella posizione“.

Hamilton ha poi criticato duramente la questione porpoising: “Direi che questa auto è la peggiore che io abbia mai sperimentato a livello di porpoising. Per le persone che guardano a casa, se l’altezza di guida va su e giù, su e giù, quando fai la curva non sai mai in quale posizione la prenderai; la macchina potrebbe sovrasterzare o sottosterzare a seconda di dove la prendi, quindi guidarla è una vera sfida “.

Non scherzo, mi sembra di essere come su di un serpente a sonagli. Abbiamo il dovere di trovare il giusto equilibrio tra altezza della vettura e prestazioni. George ed io abbiamo provato cose leggermente diverse sulle nostre vetture nella giornata di oggi, speriamo di aver dato buoni riscontri alla squadra“.

Lewis sta affrontando uno dei periodi più difficili della sua carriera. Passare dal vincere mondiali a raffica a faticare per entrare nel Q3 non è di certo facile, ma almeno è riuscito a precedere George Russell con un colpo di reni. In gara ci sarà da soffrire, e la sensazione è che tutto ciò andrà avanti ancora per molte corse viste le difficoltà della monoposto.

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