F1, George Russell insegue: ammissione scomoda sulla Mercedes

Il pilota della Mercedes, George Russell, ha ottenuto un ottimo terzo posto nel Gran Premio d’Australia. Il giovane è secondo anche nel Mondiale.

La Ferrari vola con un Leclerc a dir poco sublime. L’inizio di stagione è stato a tinte rosse, ma alle spalle del monegasco, a sorpresa, dopo tre Gran Premi palpitanti non vi sono Verstappen e Hamilton. In seconda posizione, in classifica piloti, c’è George Russell. Il talento della Mercedes è a distanza di sicurezza da CL16, ma ha dimostrato continuità e tenacia alla sua prima esperienza in un top team. In Australia è arrivato il primo podio con la Mercedes.

George Russell (Ansa Foto)
George Russell (Ansa Foto)

La graduatoria vede Charles Leclerc al comando con 71 punti, davanti all’inglese a 37 e Sainz a 33. Il secondo successo di CL16 ha creato un gap importante sugli inseguitori. Il ritiro di Verstappen e il quarto posto di Lewis ha portato George in seconda posizione nel mondiale. Nelle prime due gare George aveva colto un quarto e quinto posto, massimizzando al massimo le poche chance avute. Il pilota è maturo e ha avuto un buon ritmo, nonostante i guai tecnici della W13.

La Mercedes è un team in difficoltà. La vettura ha ancora tantissimi problemi di porpoising e le performance sono di basso profilo. Le frecce d’argento sono al secondo posto in classifica costruttori, ma a differenza della Red Bull Racing, non hanno mai vinto né sfiorato la vittoria. Hamilton e Russell non sono mai stati ingaggiati per un trionfo nelle prime tre gare. In ogni caso la Stella a tre punte non molla e può fare affidamento su due grandi campioni.

Le sensazioni di George Russell sulla Mercedes

George Russell, ai media al termine della gara, ha dichiarato: “Siamo riusciti a capitalizzare le sfortune di altri e abbiamo avuto un pochino di fortuna, magari due volte oggi, però la prendiamo volentieri. E’ il frutto del duro lavoro a Brackley per cercare di riportarci di nuovo al vertice. Essere sul podio è speciale. Non vogliamo regalare nulla agli avversari, assolutamente nulla. Continueremo a lottare, questo weekend eravamo molto indietro all’inizio però siamo qui sul podio, dobbiamo continuare a inseguire”.

Il pilota ha sottolineato più volte che la Mercedes W13 al momento è costretta a raccogliere le sfortune degli altri per ottenere un risultato positivo. Senza il ritiro di Verstappen, non sarebbe andata sul podio, ma la doppia fortuna riguarda anche la SC. La vettura di sicurezza è uscita a metà gara per un brutto crash di Sebastian Vettel.

Tutti i piloti hanno deciso di montare le mescole hard. George Russell, però, è balzato in terza posizione, approfittando dell’occasione della SC. Ha dimezzato il tempo perso e si è portato davanti a Perez ed Hamilton. Il ritiro di Max avrebbe potuto spalancargli le porte del secondo gradino del podio, ma l’esperto pilota della Red Bull Racing lo ha sopravanzato. L’ingegnere gli ha consigliato di pensare alle mescole, piuttosto che cercare di tenersi dietro il messicano.

Alla domanda se arriveranno aggiornamenti nelle prossime gare, George Russell ha risposto: “Credo che ci vorrà un po’ di tempo prima di poter riprendere chi sta in rosso e blu. Loro sono un po’ da un’altra parte rispetto a noi, però sono in Mercedes e dobbiamo continuare a lottare”. In factory a Brackley si lavora e in pista i sensori inizieranno a dare delle risposte per risolvere la questione del porpoising. La nota positiva per la Mercedes è il secondo posto nei costruttori e quello del giovane George in classifica piloti.

George era già arrivato sul podio nel 2021 con la Williams nel pazzo GP di Spa, percorrendo solo pochi chilometri. Ai microfoni di Sky, Russell ha dichiarato: “Non mi interessa quello che dicono gli altri circa Spa, ma in termini di sensazioni dobbiamo essere fieri del lavoro che abbiamo fatto e del risultato. All’inizio eravamo i quinti più veloci dietro McLaren e Alpine, invece siamo terzi sul podio e secondi in campionato, incredibile. E’ pazzesco ma alla fine se vuoi lottare per il campionato deve essere lì, dobbiamo dare i meriti a tutti, perché siamo riusciti a raggiungere questo risultato e abbiamo tanto lavoro da fare, lo sappiamo però, alla fine, sono i risultati che contano e non necessariamente il passo ci arriveremo.

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