Il pilota della Red Bull Racing, Max Verstappen, ha colto il suo primo successo stagionale. Dopo lo sfortunato ritiro in Bahrain, si è rifatto con gli interessi in Arabia Saudita.
La nuova era della Formula 1 si è aperta nel segno della sfida tra Ferrari e Red Bull Racing. Charles Leclerc e Max Verstappen hanno dimostrato di avere una marcia in più nelle prime due gare stagionali. L’introduzione delle auto ad effetto suolo ha riportato ai vertici la Scuderia Ferrari dopo annate molto buie, mentre la Red Bull Racing motorizzata Honda ha ricominciato l’anno, esattamente, come lo aveva finito.
Max Verstappen ha battagliato per la vittoria sia in Bahrain che in Arabia Saudita, ma nel primo round ha dovuto alzare bandiera a causa di un problema tecnico. Marko ha spiegato che “un vuoto nel sistema di rifornimento del carburante, ha fatto sì che il motore rimanesse senza benzina”. A Jeddah il problema è stato risolto e Verstappen ha festeggiato il primo trionfo, precedendo Charles Leclerc.
La sfida è stata combattutissima. I due giovani avevano armi diverse da sfoderare. Leclerc, sempre più freddo e calcolatore, è riuscito a trarre il meglio dalla F1-75 nel tratto misto. L’olandese, grazie alla Power Unit Honda, volava in rettilineo, e alla fine è riuscito ad avere la meglio, anche con un pizzico di fortuna, sul leader della classifica. Max ha messo a referto 25 punti fondamentali che lo rimettono in carreggiata, dopo il pesante zero del primo round.
Max Verstappen, scala le classifiche
Il 2021 è stato l’anno della consacrazione dell’olandese. Laureandosi campione del mondo, il pilota ha maturato nuove certezze. La sfida al vertice tra l’asso olandese e il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton ha regalato emozioni. L’epilogo è stato sorprendente con un sorpasso finale in curva 5 all’ultima tornata che ha mandato i tifosi in estasi, propiziato dall’ “errore umano” dell’ex direttore di gara Michael Masi che ha spalancato le porte al successo dell’olandese.
Max non ha demeritato il titolo, ma l’episodio di Abu Dhabi rappresenterà sempre una macchia in un percorso spettacolare. Max è cresciuto caratterialmente e tecnicamente, dimostrando di poter continuare a vincere per molti anni. L’inizio di stagione testimonia una costanza di rendimento che, nella prima fase di carriera, era mancata al giovane. Il pilota della Red Bull Racing si è dovuto arrendere in Bahrain a tre giri dal traguardo, con un ritiro amarissimo.
Max avrebbe meritato la seconda posizione e ora sarebbe appaiato in classifica al driver della Ferrari. La RB18 sembra, al momento, l’unica vettura in grado di dare del filo da torcere alla F1-75. La Mercedes, sebbene sia seconda in classifica costruttori, appare lontana dalle performance dei due top team. La buona notizia per il campione del mondo è che, senza altri clamorosi problemi tecnici, ha l’auto per confermarsi al vertice e difendere la corona iridata. Le ottime performance del teammate Sergio Perez, alla prima pole in carriera, testimoniano la bontà del progetto di Adrian Newey.
Il successo in Arabia Saudita ha una importanza anche ai fini statistici. Max Verstappen ha colto la settantaseiesima vittoria per la sua squadra e per lui è il settimo anno consecutivo in F1 con almeno un trionfo. Max dal 2016 ad oggi, anche in annate dove non ha avuto un’auto di punta, ha conquistato un successo. A livello personale l’olandese si è tolto anche un’altra soddisfazione in Arabia Saudita. Ha infatti eguagliato a 21 trionfi l’ultimo campione del mondo della storia della Ferrari Kimi Raikkonen. Max ha staccato Mika Hakkinen a 20 e, in questa speciale classifica, ora mira ai 22 trionfi di Damon Hill.