Flamigni, da Valentino Rossi a Bezzecchi: com’è cambiato il suo ruolo

Dopo tanti anni con Valentino Rossi, adesso Flamigni lavora con Bezzecchi e spiega le novità.

Valentino Rossi ha detto addio alla MotoGP, però ha lasciato in eredità al team VR46 alcune figure tecniche importanti. Una è sicuramente Matteo Flamigni, che per tanti anni è stato il telemetrista del nove volte campione del mondo.

Matteo Flamigni
Matteo Flamigni (GettyImages)

Dal 2022 l’ingegnere di Faenza ricopre un nuovo incarico: è il il capotecnico di Marco Bezzecchi. Si tratta di un ruolo diverso e sempre molto importante. Attraverso la sua esperienza deve supportare al meglio il pilota riminese, all’esordio in MotoGP e con tanto da imparare.

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MotoGP, Flamigni spiega cosa cambia rispetto a quando lavorava con Valentino Rossi

Flamigni è molto stimolato nell’intraprendere una nuova mansione e ci tiene dare il suo massimo per aiutare Bezzecchi nel suo primo anno in MotoGP. Intervistato dai colleghi di corsedimoto.com, l’ingegnere romagnolo ha spiegato che dopo il ritiro di Valentino Rossi non se la sentiva di fare il telemetrista per un altro pilota.

Cercava nuove motivazioni e ne ha parlato con Alessio “Uccio” Salucci, spiegandogli che avrebbe avuto piacere nel diventare capotecnico di un giovane rider. Da quella chiacchierata si è aperta la possibilità di lavorare con Bezzecchi.

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Flamigni ha avuto modo di spiegare cosa cambi operativamente per lui rispetto all’incarico che ha svolto fino al 2021: “Oltre a gestire la parte legata alla dinamica della moto in materia di sospensioni, geometrie e quant’altro, devo coordinare il lavoro dei meccanici. Oltre a far sì che l’elettronico segua le modifiche che penso di fare alla moto”.

L’ex telemetrista di Rossi a volte deve essere anche un po’ psicologo nello svolgere il suo ruolo e non è una cosa che lo preoccupa: “Bisogna capire le sfumature di ogni persona. Tenere la squadra, dando a tutti il giusto riconoscimento e mostrando apprezzamento per il lavoro svolto. Sarà essenziale ridurre gli errori al minimo, in un ambiente in cui è tutto tirato al limite”.

Flamigni si è detto soddisfatto dei meccanici che ha trovato nel team VR46 Racing ed è rimasto colpito nei test da quanta preparazione ci fosse, nonostante si tratti di una squadra nuova e con determinati ingranaggi da oliare bene ancora. Vede un buon potenziale per il futuro.

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Luca Marini dispone di una Ducati Desmosedici GP22 e dunque ha un pacchetto tecnico di livello importante, ma anche Bezzecchi con la GP21 si trova in una buonissima condizione per fare bene.

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