Dovizioso sul dramma vissuto da Stoner: “Nessuno sa quello che prova”

Andrea Dovizioso commenta le dichiarazioni di Casey Stoner sul suo stato d’ansia e svela qualche retroscena sulla vita dei piloti.

Casey Stoner nei giorni scorsi ha ammesso di soffrire d’ ansia, un problema che lo coinvolge sin dagli ultimi anni in cui correva in classe regina. Più vinceva, più stava male, più non sopportava la pressione esterna e interna al box. Una sensazione che quasi lo spingeva a “voler morire”, fino a quando non ha retto e ha lasciato il mondiale di motociclismo.

Andrea Dovizioso (Getty Images)
Andrea Dovizioso (Getty Images)

L’ansia gli è stata diagnosticata solo di recente, inizialmente l’australiano pensavo fosse semplicemente stress da gara. Andrea Dovizioso, alla vigilia del test Irta in Malesia, ha sentito le dichiarazioni dell’ex compagno di squadra Honda nel 2011 e ha dato la sua versione, dicendosi per nulla sorpreso da quanto raccontato da Casey Stoner: “Nessuno sa quello che prova un pilota e ognuno vive la gara in modo diverso e per tante ragioni”.

Dovizioso racconta la pressione sportiva

Non è facile reggere le pressioni dal punto di vista mentale e fisico e la mente può condizionare fortemente certe scelte, i week-end di gara, le carriere. La confessione dell’australiano non coglie alla sprovvista il tre volte vice campione del mondo. “Non mi stupisco troppo perché se segui tante storie dei migliori sportivi del mondo, molti di loro hanno problemi in modo diverso. Ma questa è la pressione dello sport a certi livelli… Tutto è al limite e si vive questa situazione non in un modo così piacevole come tutti pensano”.

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E’ il lato negativo dello sport a certi livelli, capita anche nelle altre categorie “minori” come il motocross: “Tanti piloti di motocross si ritirano prima dei 30 anni e stavano vincendo tutto – ha aggiunto Andrea Dovizioso -. Se corri per venti anni e vinci tanto, ogni anno diventa sempre più difficile reggere la pressione. Sembra strano ma molte volte succede. E questo è uno dei motivi per cui gli atleti si sono ritirati quando sono ancora competitivi o hanno un contratto importante tra le mani”.

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Andrea Dovizioso prova a immedesimarsi nella situazione, del resto anche lui si ritrova a dover fare i conti con la pressione sportiva. “Quando vinci molto e sei forte si crea una strana situazione e devi essere ogni volta che corri di un certo umore. Restare a quel livello per molto tempo è complicato”.

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