Ferrari, rivoluzione alla sospensione? Ecco perché sarebbe un rischio

La Ferrari potrebbe tornare allo schema sospensivo dell pull-rod nel 2022, già utilizzato ai tempi di Fernando Alonso. Andiamo a scoprirlo.

In casa Ferrari si affilano le armi per il 2022. Presso le officine della Gestione Sportiva prosegue l’assemblaggio della nuova monoposto, che verrà svelata giovedì 17 febbraio via web. Il motore superfast sembra dare i risultati sperati, ma ovviamente è bene attendere il risultato della pista per avere dei riscontri positivi.

Ferrari (LaPresse)
Ferrari (LaPresse)

Il nuovo simulatore dovrebbe garantire una miglior correlazione dei dati rispetto al passato, quando nei week-end di gara c’era sempre qualcosa che andava storto nonostante l’ottimismo del box rosso. Nel frattempo, Charles Leclerc e Carlos Sainz stanno girando sulla pista di Fiorano con la vecchia SF71H, la monoposto con la quale Sebastian Vettel lottò a lungo per il mondiale nel 2018.

I due alfieri della Ferrari stanno riprendendo confidenza con la pista e con le procedure, regalando spettacolo ai fan. Nella giornata di mercoledì, Leclerc e Sainz hanno raggiunto anche i tifosi accorsi ai margini del tracciato di Fiorano per firmare autografi e regalare cappellini in una bellissima atmosfera. Lo spagnolo si è anche reso protagonista di un testacoda, ma senza conseguenze.

F1, “Hamilton si ritira? Non mi interessa affatto”: il boss gela il britannico

Ferrari, verso il ritorno della sospensione pull-rod

La Ferrari, stando alle indiscrezioni, potrebbe tornare a montare uno schema a tirante della sospensione anteriore, definito pull-rod. Per la rossa non si tratterebbe di una novità assoluta, dal momento che venne utilizzato anche dal 2012 al 2015, con risultati non troppo positivi. La conferma venne dalla McLaren, che adottò la soluzione nel 2013, per poi tornare subito al classico push-rod dall’anno successivo.

La differenza sostanziale con il push-rod è la seguente: quando la vettura entra nella fase di rollio il push-rod lavora in compressione, mentre la pull-rod lo fa in trazione. Il puntone, nello schema pull-rod, è leggermente più spesso e montato con una diversa inclinazione, come si poteva ben vedere anche dagli on-board di qualche anno fa.

Con le nuove monoposto, l’inclinazione del pull-rod favorirebbe un minor disturbo aerodinamico ai flussi che si incanalano nel fondo della vettura. Per questo motivo, Ferrari potrebbe aver pensato ad un ritorno al passato, anche se i risultati negativi di quei quattro anni preoccupano i tifosi.

Charles Leclerc, primi assaggi di Ferrari: una cosa lo ha emozionato

All’epoca, con monoposto totalmente differenti, la rossa aveva una cronica difficoltà a mandare in temperatura gli pneumatici, specialmente quelli più duri. Le problematiche si palesarono soprattutto nel 2012 e nel 2013, considerando che la vettura del 2014 soffriva di carenze telaistiche e motoristiche ben più importanti. Se la decisione verrà confermata o meno, ce lo dirà soltanto la presentazione che avverrà tra meno di tre settimane.

Impostazioni privacy