Joan Mir, contatto e lite con Jack Miller: “Mi ha minacciato”

Scintille in pista tra Jack Miller e Joan Mir nel finale di Austin. L’australiano della Ducati rimprovera l’avversario dopo il traguardo.

foto Motogp.com

La gara di Austin termina con delle schermagli, e non sono le prime, tra Joan Mir e Jack Miller che nell’ultimo giro vengono infilati da Enea Bastianini. Il pilota Suzuki riceve una penalità, all’australiano della Ducati resta tanta rabbia.

Il primo contatto avviene al primo giro, ma passa quasi inosservato. Al 20° giro il pilota della Suzuki ha colpito Jack Miller facendogli perdere due posizioni. Dopo aver tagliato il traguardo, l’alfiere di Borgo Panigale non ha esitato a parlare vivacemente con il campione del mondo e le telecamere della Dorna hanno catturato la scena. Pochi minuti dopo, la Direzione Gara ha notificato al maiorchino una sanzione per guida irresponsabile, retrocedendolo dalla settima all’ottava piazza. “Mi piace parlare in pista, non mi piace urlare contro un altro pilota e minacciarlo. Posso capire la reazione di Miller perché penso che sia un bravo ragazzo, ma non mi sono piaciute quelle minacce alla fine della gara. Siamo piloti, possiamo capirci. Quello che non capirò è la decisione della Direzione Gara”.

Un week-end da archiviare

Per Joan Mir è stata una gara difficile a causa delle condizioni della pista e delle temperature molto alte. Gli aggiornamenti della GSX-RR non sono ancora arrivati e il campione in carica ha lamentato mancanza di grip sin dalle prime fasi. “A Misano eravamo messi meglio, potevamo lottare per qualcosa di buono. Se sono preoccupato per le prestazioni della moto? Siamo tutti preoccupati nella squadra perché non ci piace vederci in posizioni che non meritiamo. Penso che si stia lavorando per migliorare. I cambiamenti arriveranno a fine stagione e, da lì, capiremo il potenziale che la nostra moto può avere per il prossimo anno”.

Ma la scena finale con Jack Miller ha toccato la sensibilità di Joan Mir che non ha commesso volontariamente l’infrazione. “Non mi piace criticare e poi urlare contro un altro autista quando tutto si ferma. Lo conserverò per un’altra volta o per un’altra gara. Onestamente non mi piace come ha reagito Miller… Non è necessario riprodurre quello che mi diceva, perché mi minacciava… Come ho detto, è un bravo ragazzo”.

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GP di Austin (getty images)
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