Jonathan Rea fa mea culpa: “Arrabbiato con me stesso”

Weekend non facile per Rea a Portimao, dove era dato favorito e si è ritrovato con un Razgatlioglu più forte del previsto. Restano due round nel calendario SBK.

Jonathan Rea
Jonathan Rea, pilota del team Kawasaki Racing (Getty Images)

Jonathan Rea ha lasciato Portimao con 24 punti di ritardo da Toprak Razgatlioglu e gli è andata bene. Senza la sfortunata caduta del rivale in Gara 2, lo svantaggio sarebbe ben superiore.

Il sei volte campione del mondo Superbike è finito a terra sia nella prima manche che in Superpole Race, ha forzato troppo e ha sbagliato. Invece il pilota Yamaha si è ritirato non per colpe proprie, ma perché si è rotto il parafango anteriore e ciò ha provocato la scivolata. Johnny sta sentendo la pressione di questo duello molto accesso con il turco, avversario che si rivelando fortissimo. Adesso rimangono Argentina e Indonesia per decidere la corsa al titolo mondiale SBK 2021.

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Superbike Portimao, i commenti di Rea

Rea dopo Gara 2 Superbike in Portogallo si è detto soddisfatto del suo ritorno alla vittoria, fondamentale per classifica e morale: «Volevo vincere già dal semaforo. Ho fatto probabilmente la migliore partenza di questa stagione, ero quarto o quinto alla prima curva – ha detto a Speedweek – e secondo alla fine del primo giro. La mia moto era esattamente dove volevo. Toprak ha fatto di tutto per disturbare il mio ritmo, ma sono riuscito a stare davanti. Poi mi hanno detto che era out, questo ha cambiato la mia strategia. Non dovevo più guidare a un ritmo troppo alto, ero molto più rilassato».

Il pilota Kawasaki ammette di aver commesso degli errori nel round di Portimao, gli sono serviti come lezione anche se ha una grande esperienza e forse poco da apprendere ancora: «Ho imparato molto in questo weekend, ho commesso diversi errori stupidi. Sono stato troppo impaziente. La sfortuna di Toprak mi ha permesso di tornare in gioco. Devo imparare dai miei errori. In Argentina non potrò pensare a strategie o a guidare in maniera conservativa, devo dare il 100% in ogni curva».

Al termine della seconda manche, lui e il suo capotecnico Pere Riba erano praticamente in lacrime, la vittoria è stata veramente una liberazione: «Ero arrabbiato con me stesso. Posso accettare la caduta di sabato, non quella della Superpole Race. Adesso ci sono 24 punti da recuperare e mi sembrano niente».

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Jonathan Rea (foto Instagram)
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