Hamilton fa 101 in Ungheria, Ferrari in sofferenza. L’analisi delle qualifiche

Dopo sei GP di digiuno, Hamilton torna davanti a tutti. Che lezione a Verstappen, che domani dovrà sorprendere in gara. Rosse attardate

Lewis Hamilton in Ungheria (Photo by Peter Fox/Getty Images)

Era durato sin troppo tempo dall’ultima pole position. Ben sei gran premi, troppo per Lewis Hamilton, che in Ungheria torna davanti a tutti e lo fa in maniera autoritaria, dando una lezione a Max Verstappen e alla Red Bull.

Hamilton di nuovo il più forte?

L’inglese aveva messo la sua Mercedes sempre davanti al rivale nelle libere, ma il distacco sembrava essere minimo. Il che faceva presagire a una qualifica davvero molto tirata. E invece, quando c’è stato da tirare fuori gli artigli, Hamilton e la Mercedes hanno sfoderato una prestazione super, come i bei tempi. E la pole numero 101 è più che meritata.

Tre decimi rifilati a un molto positivo Valtteri Bottas, finalmente concreto sin dal venerdì, che partirà davanti a Verstappen e domani al via avrà il difficile compito non solo di fare una partenza decente (come non gli capita da tempo) ma soprattutto tenere dietro l’olandese, che ha mal digerito i 4 decimi di distacco da Hamilton. Segno di difficoltà inaspettate all’Hungaroring e una tensione crescente dopo l’ultimo confronto. C’è da capire se è solo un episodio questo o davvero la Mercedes con gli ultimi aggiornamenti portati a Silverstone può aver riconquistato quel vantaggio, seppur minimo, che aveva nelle prime gare del 2021.

Certo è che la guerra psicologica tra i due continua e lo dimostra l’atteggiamento di Hamilton nell’ultimo tentativo, quando ha rallentato enormemente Verstappen, quasi a farlo innervosire. Un “gioco” che non è piaciuto di sicuro a Sergio Perez, che così si è visto negare il tentativo finale di migliorare il proprio tempo, ma per fortuna il messicano partirà comunque quarto.

Sarà comunque interessante capire domani come si svilupperà la gara, con Verstappen che partirà con gomma morbida proprio per cercare di rovinare i piani di Hamilton, che invece sarà al via con la media. Due tattiche completamente differenti, vedremo chi avrà azzeccato la mossa giusta.

Ferrari, passo indietro

Le ultime libere avevano fatto pensare a una Ferrari in rimonta, capace quantomeno di tentare l’assalto alla seconda fila. E invece è arrivato un flop. A salvare la baracca, ma non troppo, Charles Leclerc, settimo a pochissimo dal quarto posto di Perez, ma comunque dietro a ossi duri come Gasly e Norris, con una partenza domani che dovrà essere molto accorta, o rischierà subito di rovinare il suo GP.

Per Carlos Sainz Jr. ancora un gran premio da ricostruire. Ottimo nelle libere del mattino e in Q1, è incappato nell’errore più banale nel Q2, quando era pronto a stampare un ottimo tempo per qualificarsi in Q3. E invece domani dal quindicesimo posto per lo spagnolo sarà molto difficile compiere un miracolo. C’è quantomeno da marcare Daniel Ricciardo, ancora una volta delusione McLaren, undicesimo e lontano dal compagno di scuderia.

Si rivede l’Alpine, che conferma il buon momento portando sia Esteban Ocon che il fresco quarantenne Fernando Alonso in top ten davanti a un generosissimo Sebastian Vettel. Peccato invece per l’Alfa Romeo, che sul circuito ungherese sta soffrendo più del previsto, con Kimi Raikkonen tredicesimo e più indietro Antonio Giovinazzi.

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Carlos Sainz sulla SF21
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