SBK, Jonathan Rea e l’enigma della gomma morbida

Jonathan Rea non centra la vittoria in Gara-1 all’Estoril. Per domenica occhi puntati sulla strategia gomme.

Jonathan Rea (foto Instagram)

Il feeling tra Jonathan Rea e il circuito dell’Estoril non è certo dei migliori, del resto già l’anno scorso non è andato oltre il quarto posto, a che se qui si aggiudicò l’ultimo titolo mondiale. Eppure insieme a Razgatlioglu e Redding si è reso protagonista di una gara in volata rispetto agli inseguitori e Scott ha trionfato con meno di un secondo di gap.

Il sei volte iridato della Kawasaki si è affidato alla gomma posteriore più dura SC0, quella tradizionale da gara, mentre Scott Redding e il pilota Yamaha Toprak Razgatlioglu sono riusciti a battere il nordirlandese con la gomma SCX più morbida. “Dopo pochi giri ho commesso un errore e Rinaldi mi ha superato, purtroppo poi ho perso aderenza e ho dovuto lavorare molto. Ho ritrovato il mio ritmo e sono riuscito a rimontare, ma non sapevo bene dove sorpassare”.

La scelta delle gomme

Se la vittoria forse era un traguardo difficile, resta un po’ di amarezza per non aver centrato il secondo posto. Nelle fasi finali Jonathan Rea ci ha provato in scia, ma il sorpasso non ha avuto buon fine. La scelta della gomma SC0 sembrava quasi un obbligo dopo i dati raccolti in precedenza. “Ho confrontato la SCX e la SC0 tra loro in inverno ed ero più veloce con la SCX, ma il feeling e la fiducia con questo pneumatico non sono abbastanza per me”, ha sottolineato il nordirlandese “La cosa positiva è che possiamo essere molto veloci anche con la gomma SC0, non è il caso dei nostri avversari che hanno bisogno della SCX per essere veloci. Utilizzeremo ovviamente la gomma nella gara sprint, poi vedremo come si presenta dopo i dieci giri e decideremo se usarla nel pomeriggio”.

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Jonathan Rea (foto Instagram)
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