Gioie, cadute, infortuni: Martin-Zarco, un inizio sulle montagne russe

Pramac sugli scudi, ma a Portimao l’infortunio di Martin e la caduta di Zarco sembrano averne minato qualche certezza. Serve una reazione immediata

Johann Zarco in pista in Qatar (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

La MotoGP è da sempre un saliscendi continuo, con emozioni e colpi di scena continui. Certo è che se pensiamo al team Ducati Pramac, tutte le emozioni possibili e immaginabili sono state vissute nell’arco di tre gran premi.

Pramac dalle stelle del Qatar…

Che la Desmosedici 2021 sia una moto nata bene lo abbiamo capito fin da subito. Non solo velocità incredibili e partenze sprint per la rossa di Borgo Panigale, che è sembrata fin da subito avere un pacchetto molto competitivo con soluzioni tecnologiche come sempre molto avanzate, tanto da richiamare come sempre l’attenzione delle rivali. Ma soprattutto un’adattamento anche dei rookie che ha impressionato, visto che la Ducati da sempre è stata una delle moto più complicate da gestire.

Sulla pista amica del Qatar a emergere infatti sono stati anche i team satelliti Ducati, a partire da Pramac, che con Johann Zarco e Jorge Martin unisce la giusta esperienza alla “freschezza” del nuovo talento. Con due secondi posti, il francese si è incredibilmente proiettato in testa al Mondiale. Lo spagnolo invece ha sin da subito stupito l’ingegner Dall’Igna per l’alto livello raggiunto fin da subito. E il terzo posto rimediato nel secondo appuntamento qatariota, che seguiva l’incredibile pole del giorno prima, ne è stata la piacevole conferma.

…alle stalle di Portimao

In due settimane però quelle che sembravano le speranze di un Mondiale 2021 da vivere in Pramac da protagonisti, o quantomeno da piacevole outsider, si sono sgretolate. Almeno in parte. Per Zarco ancora una gara tra i primi ma una caduta che, visto il trionfo di Fabio Quartararo (il secondo in tre gare), non solo gli ha tolto il primo posto in classifica ma che lo ha rimesso subito nei ranghi. Dall’altra un weekend stranamente complicato per Martin, culminato con la caduta in prova e l’infortunio che ora lo terrà fuori almeno per un paio di appuntamenti. Una brutta botta, in tutti i sensi, al morale.

Ripartire subito

Un inizio sulle montagne russe per il team Pramac, che ora è chiamato a raccogliere i pezzi e a ricominciare fin da subito, rimanendo però con i piedi per terra.

Se da una parte Martin sarà chiamato a un lento rientro tra i ranghi, dove sarà comunque costretto a confermare le sue qualità per non perdere la poltrona che in MotoGP, lo sappiamo bene, è molto ambita, dall’altra Zarco può comunque rimanere positivo. Per il transalpino si tratta comunque del suo miglior inizio di stagione da quando è nella classe regina. Ora poi il trittico Jerez-Le Mans-Mugello dirà molto delle sue chance di outsider nella lotta Mondiale, ma ha dalla sua una sicurezza nella propria Desmosedici e nel team comunque alta. Gli è sempre mancata un po’ di costanza, ma visti i presupposti questo può davvero essere la stagione della svolta.

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Jorge Martin
Jorge Martin (Getty Images)
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