MotoGP Portimao: Quartararo tenta la fuga. Ducati, all-in su Bagnaia

Secondo successo di fila per Quartararo, importante per tanti motivi. Pecco e la sua rimonta devono far riflettere la casa di Borgo Panigale

Fabio Quartararo in pit lane (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Portimao ha dato le prime sentenze in MotoGP. E quella più evidente è che Fabio Quartararo ha trovato la chiave per dominare la sua Yamaha M1. E sono dolori per tutti.

Quartararo, uno scatto che fa paura

Vittoria numero due per il francese, che dopo il primo appuntamento in Qatar ha messo a posto le cose nel team, a partire dalla sua moto. Il problema con la gomma posteriore era suonato come un campanello d’allarme importante, ma Fabio non si è lasciato prendere dal panico e ha seguito la sua strada, trovando la soluzione.

Due successi di fila vogliono dire testa del Mondiale ma soprattutto una sicurezza nei propri mezzi importante. E neanche il ritorno di Marc Marquez sembra averlo toccato. Anzi: il transalpino sa benissimo che è questo il momento da cui trarre il maggior profitto. Perché allo spagnolo servirà del tempo per tornare ad essere in bagarre vera per la vittoria. E Quartararo non può sbagliare, come successo lo scorso anno. Ma stavolta ha tra le mani una M1 ufficiale ma soprattutto una sicurezza mentale che può davvero essere la chiave decisiva, anche se siamo solo al terzo GP.

Ducati seconda forza

A tenere vivo il Mondiale ci pensano i colori italiani La Ducati anche a Portimao si è confermata moto validissima. E’ vero che si trattava di una pista “amica”, ma la rimonta di Pecco Bagnaia ha un significato davvero importante. Il potenziale di questa Desmosedici è evidente e servirà sbagliare ben per arrivare all’obiettivo grosso. E proprio il neo arrivato nel team ufficiale può e deve essere il pilota su cui puntare fin da ora.

Dopo la pole ingiustamente toltagli, Bagnaia ha fatto vedere che il salto di qualità c’è stato in tutti i sensi. Le qualità sono evidenti, ora servirà quel piccolo step in più per lottare per la vittoria. Ottenerla già nel prossimo gp sarebbe un segnale chiaro agli altri pretendenti, ma soprattutto sarebbe una grandissima spinta per un pilota che dopo questo inizio di campionato ha già perfettamente capito che il suo copione è ben delineato. E che il ruolo di comparsa non gli si addice per niente.

Suzuki tra le montagne russe

Se c’è qualcuno che esce non benissimo dalla tappa portoghese è la Suzuki. Joan Mir si conferma costante come sempre, ma manca ancora quel salto di qualità che ci si attende da una moto campione del mondo.

Alex Rins ha lottato come ha potuto contro Quartararo, ma è dovuto andare oltre il proprio limite e ne ha pagato le conseguenze. Per lo spagnolo poi c’è un aspetto, quello mentale da non sottovalutare. Il confronto col campione in carica accanto al suo box lo sta mettendo in evidente difficoltà. E la fretta di ristabilire le gerarchie forse ne sta minando la tranquillità che servirebbe in questo momento. Tante ancora le tappe da qui in avanti, ma così rischia di gettare di nuovo alle ortiche una grande occasione.

Marquez eroico, Morbidelli ritrovato

Nota di merito per altri due protagonisti di questo weekend di Portimao: Marc Marquez e Franco Morbidelli. Si sapeva che la gara sarebbe stata un calvario dal punto di vista fisico per lo spagnolo, che forse in qualche frangente ha anche pensato a tirarsi fuori. Ma alla fine la settima posizione è come una vittoria. Dopo oltre 270 giorni di digiuno, le lacrime a fine gara ci stanno tutte. Vogliono dire che l’incubo è finito, e che ora inizia un nuovo capitolo della sua carriera. Per rivederlo davanti forse dovremo aspettare ancora, ma poco importa. Lui c’è di nuovo lì, in pista, e questo è l’importante.

L’italo-brasiliano invece ha ritrovato le sensazioni positive dello scorso anno. Almeno in parte. Ma dopo il disastro qatariota serviva una sterzata decisa e l’ha messa in pratica. Ora c’è solo da crescere e il risultato in terra lusitana conferma che le qualità Morbidelli ce le ha. E forse è il caso che Yamaha cominci a calcolarlo sul serio. Perché se non lo facesse, sarebbe un vero peccato.

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La Ducati di Pecco Bagnaia nel Gran Premio del Qatar di MotoGP 2021 a Losail
La Ducati di Pecco Bagnaia nel Gran Premio del Qatar di MotoGP 2021 a Losail (Foto Dorna)
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