Ciabatti e l’addio di Dovizioso: “Ducati doveva cambiare”

Ciabatti torna a parlare dell’addio di Dovizioso e della scelta di Ducati di puntare su giovani piloti. Il dirigente è convinto del progetto.

Paolo Ciabatti
Paolo Ciabatti (Getty Images)

Ducati continua a inseguire il sogno di tornare a vincere il titolo piloti MotoGP, impresa riuscita solamente nel 2007 con Casey Stoner. Il mondiale costruttori conquistato nel 2020 è stata una magra consolazione.

Per quest’anno l’obiettivo è sempre lo stresso. La casa di Borgo Panigale ha deciso di puntare su molti rider giovani. Nel team ufficiale ci sono Jack Miller e Francesco Bagnaia, in quello Pramac vi è Jorge Martin ad affiancare il più esperto Johann Zarco, invece in Avintia sono presenti altri due rookie come Enea Bastianini e Luca Marini. Una line-up molto interessante.

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MotoGP, Ciabatti fiducioso sul futuro Ducati

Paolo Ciabatti in un’intervista concessa a Motorsport.com è tornato a parlare dell’addio di Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, che erano da tanti anni con Ducati: «Dopo tanto tempo era necessario cambiare. Abbiamo ottima considerazione di entrambi, ma in prospettiva non c’era la possibilità di fare di più a livello di risultati. Abbiamo deciso di puntare su due piloti giovani che hanno già lavorato assieme in Pramac e hanno il potenziale per migliorare. In questo momento era l’ideale cambiare, per avere nuova energia e voglia di migliorare. Entrambi hanno margine per crescere. Abbiamo fatto un cambio di strategia e vedremo se pagherà».

Il direttore sportivo Ducati ammette che l’obiettivo è il Mondiale, anche se non è un’impresa facile: «L’obiettivo del team ufficiale è sempre quello di lottare e vincere il titolo. Soprattutto con Miller possiamo pensare di partire per battagliare per il Mondiale. Non è semplice. Abbiamo già visto nel 2020 che Dovizioso avrebbe dovuto essere il favorito senza Marquez, invece poi ha vinto Mir e nessuno se lo aspettava. Abbiamo buone possibilità con Jack. Penso che anche Pecco possa fare bene, seppur abbia meno esperienza».

Ciabatti parla della crescita KTM, sorprendente nel 2020: «È a un livello molto competitivo. L’anno scorso avevano ancora le concessioni, quindi hanno potuto fare test anche coi piloti ufficiali e ne hanno approfittato anche per lavorare sul motore. Credo saranno nelle posizioni migliori e saranno protagonisti».

Successivamente il dirigente ducatista commenta il passaggio di Pol Espargarò da KTM a Honda: «È un pilota molto veloce. L’anno scorso non è riuscito a vincere una gara con KTM e gli è dispiaciuto per aver trainato il progetto. Deve essere più consistente, gli serve continuità e cadere meno. Se migliorerà su questo potrà fare bene».

Ciabatti ammette che 2019 e 2020 sono state stagioni con tensioni, in particolare per il rapporto non buono tra Dovizioso e Gigi Dall’Igna. Però, la concentrazione è sul futuro: «Negli ultimi due anni – spiega – abbiamo avuto abbastanza tensioni, non penso sia il momento di parlare di questo. Il passato è passato, anche se mantengo buoni ricordi di quanto fatto con Dovizioso e Petrucci. Ora siamo nel 2021 con una squadra nuova e abbiamo un’energia rinnovata che porta positività. Pensiamo al futuro, non al passato. Cambiare aria è stato positivo, lo dico con massimo rispetto per Andrea e Danilo».

Andrea Dovizioso e Gigi Dall'Igna
Andrea Dovizioso e Gigi Dall’Igna (Foto Ducati)
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