Puig loda Marquez: “Un campione deve provarci. Ma è giusto non correre”

Il team principal della Honda, Alberto Puig, applaude le scelte del suo pilota Marc Marquez, sia prima che durante il Gran Premio dell’Andalusia di MotoGP

Marc Marquez tocca il braccio destro dolorante ai box Honda durante le prove del Gran Premio dell'Andalusia di MotoGP 2020 a Jerez de la Frontera (Foto Dorna)
Marc Marquez tocca il braccio destro dolorante ai box Honda durante le prove del Gran Premio dell’Andalusia di MotoGP 2020 a Jerez de la Frontera (Foto Dorna)

Ci ha provato, Marc Marquez, e ha fatto bene a tentare. Ma la decisione di arrendersi è stata quella più responsabile, nel momento in cui si è reso conto che i rischi per la sua salute e la sua sicurezza, ma anche il dolore che provava al braccio destro infortunato, erano davvero eccessivi.

Questa è l’opinione del suo team principal, Alberto Puig, che ha definito corrette tutte le decisioni prese dal proprio pilota, sia prima che durante il weekend di gara del Gran Premio dell’Andalusia. Il boss della Honda ha raccontato questo complicatissimo sabato a Jerez de la Frontera, cominciato con i primi giri nella terza sessione di prove libere e poi concluso con la scelta di gettare la spugna dopo un solo giro della fase eliminatoria di qualifica.

“Stamattina l’obiettivo era quello di prendere il primo contatto con la moto e abbiamo visto che Marc riusciva ancora ad essere veloce”, ha spiegato Puig. “Nel pomeriggio il piano era quello di compiere una serie di giri più lunga. Forse a causa del caldo o dell’affaticamento della mattinata, ha avuto più problemi e ha incontrato maggiori difficoltà. Ovviamente abbiamo compreso che fosse meglio non prenderci ulteriori rischi. Abbiamo seguito il piano, che era quello di saltare il venerdì e vedere come Marc si sarebbe sentito oggi. Ora abbiamo analizzato la situazione e preso la decisione di non partecipare alla gara di domani”.

Marquez non ha ancora perso il Mondiale

La determinazione e la voglia di correre, a soli quattro giorni dall’operazione chirurgica all’omero, hanno dimostrato la stoffa da fuoriclasse del catalano. Ma nemmeno queste sono bastate, stavolta, di fronte all’impossibilità oggettiva di poter proseguire il weekend di gara.

“Abbiamo seguito il piano, sempre controllando le condizioni fisiche del pilota”, prosegue il boss Honda. “Marc ha cercato di ascoltare il suo corpo, di vedere come rispondeva. Quando si è reso conto che non ci riusciva, abbiamo tutti deciso di non correre domani. Marc è molto forte, voleva provarci, e noi volevamo dargli l’opportunità di farlo, e lo abbiamo sostenuto in ogni momento. Credo che abbiamo preso le decisioni giuste in ogni momento. Un campione non può restare a casa se pensa di avere la possibilità di correre, o quantomeno una minima chance. Ora ha molta infiammazione, ma passerà”.

Alberto Puig chiude la sua analisi con un’espressione di ottimismo: Marc Marquez potrà tornare in forma già per il prossimo Gran Premio in Repubblica Ceca e la sua corsa al Mondiale di MotoGP non è ancora compromessa: “Mancano ancora molte gare e l’obiettivo è quello di arrivare a Brno nelle condizioni migliori”.

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Marc Marquez tocca il braccio destro dolorante ai box Honda durante le prove del Gran Premio dell'Andalusia di MotoGP 2020 a Jerez de la Frontera (Foto Dorna)
Marc Marquez tocca il braccio destro dolorante ai box Honda durante le prove del Gran Premio dell’Andalusia di MotoGP 2020 a Jerez de la Frontera (Foto Dorna)
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