Capirossi a Biaggi: “Ti avrei dato un pugno, non ci amavamo molto”

Loris Capirossi e Max Biaggi ripercorrono in una diretta Instagram la loro rivalità sportiva e la loro amicizia che si è sviluppata dopo il ritiro

Loris Capirossi e Max Biaggi (Foto Toshifumi Kitamura/Afp/Getty Images)
Loris Capirossi e Max Biaggi (Foto Toshifumi Kitamura/Afp/Getty Images)

È stata una diretta Instagram divertente e a tratti commovente, scherzosa ma a cuore aperto, quella che ha visto protagonisti Loris Capirossi e Max Biaggi. Due grandissimi campioni del motociclismo italiano, che nel corso della loro carriera sono stati fieri avversari, anche con qualche screzio, ma che ora sono diventati amici e ripercorrono volentieri con una risata i ricordi della loro storia.

“Se vogliamo essere sinceri, durante la nostra carriera agonistica non ci amavamo troppo”, ammette Capirex. “Però il nostro rapporto è sempre rimasto tranquillo. Forse l’attrito vero era tra te e Vale. Noi non andavamo d’accordissimo, ma poi quando si diventa grandi si matura, si capiscono tante cose. È normale che adesso il nostro rapporto sia ottimo, perché alla fine per tutta la vita abbiamo fatto insieme, da avversari, quello che amavamo di più, e adesso ci godiamo questi ricordi”.

Biaggi e Capirossi: un tempo rivali, ora genitori

Ci sono stati anche dei momenti in cui tra Biaggi e Capirossi si è sfiorato lo scontro vero, così come qualche inevitabile rimpianto: “La frenata di Suzuka? Porca miseria, quella gara… Dopo il traguardo mi sono girato, ti avrei dato un cric sul casco!”, ride ora Loris. “Eravamo giovani, a quell’epoca è normale: o vinci o niente. Nella mia carriera ho commesso tanti di quegli errori, se potessi tornare indietro… Ero un po’ troppo ‘ignorante’, come si dice da noi in Romagna: o tutto o niente. Tre Mondiali li ho vinti, ma ne avrei potuti vincere altri tre facili. Quello del 1994 l’ho regalato a te: ce lo giocavamo e avrei potuto vincerlo io, perché a Brno, quando mancavano due gare, avevo 24 punti di vantaggio. Però lì è finito tuto. E nel 1993 ho buttato via tre o quattro gare, quando ero in testa, e l’ho perso per sei punti. Poi nel 2006, sai, era un anno che con Ducati poteva starci. Ma nello sport con i ‘se’ e con i ‘ma’ non si va da nessuna parte: quel che conta è che tre li ho vinti, punto”.

Ma poi il tono della discussione si fa serio e profondo, quando Max Biaggi osserva: “C’è un motivo fondamentale per cui a volte le persone si avvicinano o si riavvicinano: siamo diventati genitori. Questo fatto ha significato molto, per me, ma sono sicuro anche per te: ti si apre un po’ il cuore”. E anche Capirossi conferma: “Secondo me la vittoria più bella è mio figlio. I figli ti cambiano veramente la vita in meglio. E sono molto contento di essere riuscito a tenere il mio, che ormai ha tredici anni, lontano dalle moto, perché ho un po’ paura… Li ami talmente tanto che non esiste che possa fare qualche sport pericoloso. Io darei la vita adesso per mio figlio!”.

Loris Capirossi e Max Biaggi (Foto Toshifumi Kitamura/Afp/Getty Images)
Loris Capirossi e Max Biaggi (Foto Toshifumi Kitamura/Afp/Getty Images)
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