La Ducati torna australiana: di solito è sinonimo di Mondiale

La Ducati con Jack Miller ritrova in sella un australiano dopo i successi ottenuti nell’era Stoner. Tra Borgo Panigale e l’Australia è sempre magia.

Da sinistra: Jack Miller, Casey Stoner, Troy Bayliss e Troy Corser (Getty Images)
Da sinistra: Jack Miller, Casey Stoner, Troy Bayliss e Troy Corser (Getty Images)

È notizia di questa mattina che dal 2021 Jack Miller passerà al team ufficiale. Il giovane rider andrà così a rimpinzare una già folta colonia di piloti australiani che in questi anni sono passati a Borgo Panigale.

Jack Miller sarà il primo australiano a salire su una Desmosedici dopo Casey Stoner. Questo legame tra la nazione oceanica e il team italiano si è consolidato negli anni ed ha sempre portato a cose positive per la Rossa.

L’apripista in tal senso è stato sicuramente Troy Corser. Il pilota di Wollongong approdò in Ducati nel 1994 e nel 1996 fece suo il titolo iridato in SBK. Dopo di lui poi fu la volta di Troy Bayliss, forse il pilota più amato dai ducatisti. Un campione trasversale capace di essere competitivo sia con le derivate di serie che con le MotoGP.

Il #21 giunse a Borgo Panigale nel 1998 e dopo aver vinto il titolo nel 2001 decise di appoggiare la Ducati anche nella sua nascente avventura in MotoGP nel 2003 dove vi rimase sino al 2005 conquistando 5 podi, salvo poi tornare come wild card l’anno seguente nella sola gara di Valencia che vinse dominando il GP dall’inizio alla fine. Bayliss tornò poi in SBK sempre con Ducati riuscendo a vincere altri due Mondiali nel 2006 e nel 2008.

Da Rolling Stoner a Desmo-Casey

Per quanto concerne le derivate di serie Bayliss ha conquistato 94 podi e 52 successi tutti a bordo di una moto costruita a Borgo Panigale. Un legame fortissimo quello tra il marchio italiano e il rider australiano che perdura ancora oggi.

La favola più bella però in Ducati è sicuramente quella legata a Casey Stoner. L’australiano fu messo su una Desmosedici nel 2007 dopo un’annata da rookie in MotoGP dove aveva collezionato solo un 2° posto e un numero impressionante di cadute che gli era valso l’appellativo di Rolling Stoner. Il buon Casey però a Borgo Panigale si trasformò letteralmente vincendo 10 gare e conquistando il primo e unico titolo iridato nella storia della Rossa, che da piccola casa artigianale di periferia riuscì così a battere i colossi giapponesi.

Nella lista dei piloti australiani vincenti con la Ducati vi è poi da aggiungere anche Brendan Roberts, che con una moto di Borgo Panigale si impose nel 2008 nella Superstock 1000 FIM Cup.

Insomma Jack Miller è solo l’ultimo tassello di un mosaico australiano che a Ducati ha sempre portato un gran bene e chissà che anche questa volta il connubio non possa portare ad un titolo, che a Borgo Panigale rincorrono ormai da 13 anni, da quando Stoner vinse contro ogni pronostico della vigilia.

Antonio Russo

MotoGP - Jack Miller (Getty Images)
MotoGP – Jack Miller (Getty Images)
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