Michelin, Taramasso: “Nuova gomma anteriori rimandata al 2022”

Piero Taramasso, boss Michelin, parla della prossima stagione e dei piani dell’azienda francese. Il nuovo anteriore rinviato al 2022.

Piero Taramasso
Piero Taramasso (Getty Images)

In occasione dell’annuncio di Federica Pellegrini come ambasciatore del marchio, il manager della Michelin in MotoGP, Piero Taramasso, ha fatto il punto della situazione a due mesi dall’eventuale ripresa a Jerez. La stagione 2020 potrebbe svolgersi interamente sul suolo europeo per facilitare i viaggi. Qualcosa che potrebbe anche essere una buona opzione per Michelin dal punto di vista logistico, dal momento che tutte le gare saranno anche molto vicine.

“Vogliamo ricominciare e concordiamo con il programma della MotoGP proposto da Dorna. Sembra che possiamo solo spostarci in Europa e sarà più facile in termini di logistica: sarebbe più facile salvare la stagione”, ha detto Taramasso. “Non sarà certamente facile gestire un programma serrato, con GP chiusi che richiederanno molto sforzo, sia dal punto di vista logistico che in termini di produzione di pneumatici. Lavoriamo a stretto contatto con Dorna e FIM per anticipare tutta la produzione di pneumatici”.

Le decisioni non saranno scontate, dal momento che si approda su circuiti i cui dati sono noti in periodi differenti dell’anno rispetto alla normalità. Ma anche da questo punto di vista Michelin si dice pronta. “Durante questi mesi di confinamento abbiamo continuato ad analizzare i dati, con maggiore calma, siamo entrati nei dettagli, cosa che non possiamo fare in condizioni normali tra gare e prove. Stiamo preparando il riavvio. Utilizziamo anche software per effettuare valutazioni. Ogni gara è una questione separata, dobbiamo preparare i composti in base alle temperature e alle caratteristiche dell’asfalto che dovremo affrontare”.

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Il Mondiale ricomincia con alcuni cambiamenti

Con la ripresa prevista per il 19 luglio a Jerez, sono attese temperature infernali. Per questo motivo, è stato chiesto a Piero Taramasso se il composto posteriore utilizzato in Austria e in Thailandia potesse essere preso in considerazione. “Useremo composti più duri per compensare le alte temperature, ma non sarà necessario utilizzare il composto proveniente da Austria e Thailandia”. Con i valori di contagio COVID-19 non ancora ripristinati a zero in Europa, dovremo necessariamente ricominciare da capo a porte chiuse. Un prezzo importante da pagare, ma necessario per evitare una sosta eccessivamente lunga. “La MotoGP entusiasma milioni di persone, ma per noi è anche un laboratorio di ricerca per le nuove tecnologie, nonché una competizione. Alla MotoGP siamo in grado di sviluppare livelli estremi di aderenza, che possiamo quindi sfruttare in tutta la nostra gamma di prodotti. Quindi è importante ricominciare, anche se senza un pubblico sarà diverso”.

Una nuova costruzione posteriore è stata introdotta per la stagione 2020 e per il 2021 era previsto l’arrivo di una nuova gomma anteriore, ma il suo debutto in gara dovrà essere inevitabilmente rinviato, poiché quest’anno non ci sarà occasione di provarlo. “Stiamo lavorando su un nuovo pneumatico anteriore, progettato per offrire una maggiore stabilità in frenata e in curva. Ci sarebbe piaciuto introdurlo nel 2021, ma sfortunatamente la pandemia ritarderà il suo debutto e dovremo rimandarla fino al 2022“.

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Piero Taramasso (getty images)
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