Valentino Rossi ottimista: “Perché ora il mio potenziale è aumentato”

Valentino Rossi sembra sempre più convinto di rinnovare il suo contratto: decisivo l’arrivo del nuovo capotecnico David Munoz, con cui si trova bene

Valentino Rossi (Getty Images)
Valentino Rossi (Getty Images)

Il tempo delle decisioni si avvicina, per Valentino Rossi. Ma, a leggere tra le righe, sembra proprio che il Dottore la scelta sul suo futuro l’abbia in cuor suo già presa. Chi lo conosce bene, come papà Graziano, è convinto che il nove volte iridato sia destinato a rimanere ancora in MotoGP per qualche anno. E in effetti ne pare convinto anche lui.

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Resta da sciogliere il dilemma sulla sua competitività: Vale avrebbe voluto disputare qualche gara nel 2020 prima di rinnovare (o meno) il suo contratto in scadenza a fine anno, ma la quarantena per coronavirus gli ha fatto saltare i piani. Ora la Yamaha gli ha chiesto di decidere entro giugno, dunque prima di poter scendere di nuovo ufficialmente in pista.

Eppure, anche su questo punto, il fuoriclasse di Tavullia pare avere le idee chiare. Sono bastate le prove pre-campionato a confermargli che il suo potenziale sarà più alto in questa stagione: non solo grazie ai miglioramenti apportati alla M1, ma soprattutto all’arrivo del nuovo capotecnico David Munoz.

Un volto nuovo che si è già guadagnato la promozione di Valentino Rossi: “Abbiamo svolto insieme i test invernali, a Valencia, Jerez, in Malesia e in Qatar, e la prima impressione è stata molto positiva”, ha dichiarato il numero 46. “Ha un modo di lavorare diverso, perché ha meno esperienza, ma è molto giovane. Con lui mi trovo bene: ha un ottimo approccio, è sempre molto tranquillo e ha anche un buon rapporto con il resto della mia squadra, tutti i miei meccanici. L’atmosfera nel team è molto positiva, perché sono tutti molto contenti, perciò questo di sicuro è un grande aiuto ai risultati. Inoltre, dal punto di vista tecnico, è pronto a tutto: conosce la moto, ha lavorato durante l’inverno per essere pronto e sono molto curioso di disputare un weekend di gara insieme perché penso che il nostro potenziale sarà maggiore dell’anno scorso”.

Sarà dunque proprio Munoz, esordiente in MotoGP ma già iridato con Pecco Bagnaia in Moto2 nel 2018, l’elemento che farà pendere l’ago della bilancia verso la decisione della prosecuzione della lunga carriera di Valentino Rossi in MotoGP? Pare proprio di sì, anche se nel 2021 entrambi dovranno trasferirsi al team Petronas

Il capotecnico di Valentino Rossi, David Munoz (Foto Mirco Lazzari gp/Getty Images)
Il capotecnico di Valentino Rossi, David Munoz (Foto Mirco Lazzari gp/Getty Images)
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