Le ultime sul calendario F1: le gare che rischiano e quelle che vanno avanti

Anche il Gran Premio dell’Azerbaigian dovrebbe essere rinviato ufficialmente, e rischia anche quello di Silverstone. Vanno avanti invece Austria e Italia

Il Gran Premio dell'Azerbaigian di Formula 1 a Baku (Foto Ferrari)
Il Gran Premio dell’Azerbaigian di Formula 1 a Baku (Foto Ferrari)

L’evoluzione quotidiana della pandemia di coronavirus costringe la Formula 1, di giorno in giorno, ad adattare il suo (provvisorio) calendario 2020.

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Al momento le prime sette gare originariamente previste sono tutte state cancellate o rimandate e la tappa inaugurale si dovrebbe tenere il 7 giugno in Azerbaigian. Ma pare che anche la sorte di Baku sia segnata: secondo indiscrezioni circolate sulla stampa internazionale, già oggi dovrebbe essere reso ufficiale il rinvio pure di questo appuntamento.

Persino il Gran Premio di Gran Bretagna, in calendario per il 19 luglio a Silverstone, inizia a pensare ad un’ipotesi di cancellazione. Tanto che il boss Stuart Pringle ha già rassicurato i tifosi: “Se fossimo costretti ad annullare il Gran Premio, a tutti coloro che hanno acquistato il biglietto sarà offerto il rimborso completo”.

I Gran Premi d’Austria e d’Italia insistono

Chi non sembra avere invece alcuna intenzione di rimandare la sua gara sono gli organizzatori del Gran Premio d’Austria, che è previsto ancora prima della corsa di Silverstone, per la previsione il 5 luglio. Ad ospitarlo è la pista di proprietà della Red Bull, che per bocca del suo plenipotenziario Helmut Marko si è sempre detta piuttosto scettica riguardo i rischi del coronavirus.

A tutt’oggi, infatti, i Bibitari vanno avanti come previsto con i loro programmi di preparazione per la gara: “Stiamo mantenendo i piani, inizieremo a metà maggio con le attività di marketing”, ha dichiarato Marko ai microfoni della testata austriaca Oesterreich. Il boss delle Lattine è convinto che la situazione possa infatti normalizzarsi presto: “Spero che dopo Pasqua le cose andranno molto meglio e che la vita possa tornare rapidamente alla normalità”, ha dichiarato. “Vedo un’opportunità per disputare le gare di Baku e del Canada. A quel punto spero che le cose si saranno calmate in Europa, che ci sarà più ottimismo nella popolazione e più voglia di eventi. Mi aspetto 17 o 18 gare in calendario”.

Non dovrebbero esserci conseguenze nemmeno più in là nel calendario, per le gare previste dopo l’estate, tra le quali anche il Gran Premio d’Italia. Il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, si dice infatti tranquillo per la posizione di Monza: “Penso e spero che la gara di Monza sia in un periodo abbastanza sicuro”, ha dichiarato al Corriere dello Sport. “In questa situazione una gara già collocata in un periodo, tra virgolette, abbastanza tranquillo, è meno a rischio rispetto ai GP da recuperare, perché bisogna trovare la data, la disponibilità dei team agli spostamenti, tutta la logistica. C’è molto ottimismo, pensiamo che Monza possa svolgersi con normalità e che anzi si possa avere una maggiore presenza di pubblico, perché ci sarà qualcuno in crisi di astinenza al quale non basterà vedere la gara alla tv e che vorrà entrare nel circuito, nel paddock, vorrà esserci e vivere tutto dal vivo sentendo il rombo dei motori. Penso che Monza possa essere un obiettivo abbastanza raggiungibile”.

Il Gran Premio dell'Azerbaigian di Formula 1 a Baku (Foto Ferrari)
Il Gran Premio dell’Azerbaigian di Formula 1 a Baku (Foto Ferrari)
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