Davide Tardozzi è ormai un punto di riferimento nel team Ducati, dove svolge il ruolo di team manager. L’uomo forte della casa di Borgo Panigale ha raccontato una vicenda che in pochi conoscono.
Con il successo di Marc Marquez nella Sprint Race del Gran Premio di Catalogna, la Ducati si è laureata campione del mondo costruttori in MotoGP per la sesta volta di fila, un risultato per certi versi scontato, ma che è stato festeggiato a dovere da team e piloti. Si è trattato del settimo titolo in assoluto considerando anche quello del 2007, la magica annata del titolo piloti vinto con Casey Stoner. La Rossa delle due ruote è diventata una forza dominante, anche se KTM ed Aprilia hanno certamente ridotto il gap nel 2025.
A fare una grande differenza è stato proprio Marc, il quale ha vinto ben sette gare di fila tra Aragon e Balaton, dominando la fase centrale della stagione. Molte volte, subito dietro di lui hanno chiuso Marco Bezzecchi o Pedro Acosta, a conferma del fatto che senza il nativo di Cervera la Ducati avrebbe avuto molti meno successi quest’anno. In una recente intervista, il team manager Davide Tardozzi è tornato sul suo addio all’azienda avvenuto ormai 16 anni fa, causato da alcune vicende sino ad oggi mai spiegate.
Ducati, Tardozzi racconta l’addio a fine 2009
Parlando con “The Ducati Diaries“, Davide Tardozzi ha raccontato quanto accadde al termine del 2009, quando lasciò la gestione del team ufficiale in Superbike: “All’epoca, qualcuno mise in giro alcune menzogne sul mio conto e l’azienda perse fiducia in me. Me ne andai dal tramonto all’alba, svuotai il mio ufficio e lasciai le chiavi, ma un anno dopo, chi mi aveva messo alla porta venne da me e mi chiese scusa“.

Tardozzi ha raccontato questa chicca di cui nessuno era al corrente, e nel 2010 passò al team BMW Motorrad, ma restò al servizio della casa di Monaco di Baviera per una sola stagione, a seguito di sopraggiunte divergenze con il marchio. Per diversi anni restò lontano dal mondo del motorsport, per poi tornare in Ducati nel 2014 come team manager della squadra ufficiale in MotoGP. L’arrivo di Tardozzi coincise sostanzialmente con quello dell’ingegner Luigi Dall’Igna, ed entrambi sono stati fautori della rinascita della casa di Borgo Panigale, che ormai da anni domina in top class. Il successo tutto italiano della Rossa delle due ruote non può che riempire i nostri fan di orgoglio.