Lewis Hamilton è arrivato a Maranello per continuare a scrivere pagine indelebili del Motorsport. Per farlo ha fatto una richiesta esplicita ai tecnici della Ferrari in vista della prossima stagione.
Il 7 volte iridato della Ferrari è scontento dei risultati ottenuti, sin qui, al volante della Rossa. La P1 nella gara breve di Shangai e la terza posizione nella SR di Miami non possono bastare. Nel corso della sua gloriosa carriera è sempre arrivato almeno una volta sul podio. In questa travagliata prima annata al volante della Rossa, il nativo di Stevenage non ha mai dato l’impressione di essere a suo agio. La SF-25 è l’ennesimo progetto fallimentare degli ultimi, non avendo nessun punto di forza.
Rispetto all’auto dello scorso anno, i tecnici hanno deciso di rivoluzionare dei concetti tecnici, a partire dalla sospensioni push-rod, che non sono serviti a progredire. Hamilton è lento, molto più lento di Leclerc nelle ultime uscite e non sa come uscire da questa difficile situazione. L’unica scappatoia che vede all’orizzonte è quella di puntare al 2026. Oramai è chiaro che Lewis non si giocherà nulla di importante. Persino nel suo giardino di casa, a Silverstone, ha concluso giù dal podio, alle spalle persino della Sauber di Nico Hulkenberg.
Lewis avrebbe dovuto portare fame ed esperienza a servizio della Rossa, ma sta creando più problemi di Sainz. I fan vogliono fatti e risposte. La pazienza è finita. Hamilton ne è consapevole e ha fatto una richiesta esplicita ai tecnici modenesi. Nel 2026 l’erede della SF-25, sfruttando anche i nuovi regolamenti, dovrebbe essere costruita sulla base delle sue esigenze. Lo stile di guida di Lewis è lontano dalle caratteristiche di Leclerc e questo creerà un problema grosso.
Ferrari, la replica di D’Ambrosio a Lewis Hamilton
Hamilton ha confermato di essere già al lavoro con il team principal Vasseur e con il direttore tecnico Serra per “implementare cambiamenti e miglioramenti che ci portino al successo nel lungo termine“. D’Ambrosio, deputy team principal della Scuderia, ha replicato: “Bisogna sempre fare attenzione quando si dice che un’auto è stata costruita seguendo una direzione precisa. La priorità, nello sviluppo, è sempre la massima prestazione. Loïc e il suo team vogliono semplicemente costruire la monoposto più veloce possibile. E per farlo devono attenersi a determinati parametri oggettivi”.
Sulle colonne di Auto Motor und Sport D’Ambrosio ha aggiunto: “Solo nella seconda fase si valuta ciò di cui i piloti potrebbero aver bisogno. Ci sono molti strumenti che si possono mettere a disposizione per permettere loro di adattare la macchina al proprio stile. In quel momento si lavora di fino su regolazioni e bilanciamento”. Serra ha anche un ottimo rapporto con Charles e creerà una monoposto adatta a entrambi.