Cosa vuol dire PSA? Svelato il nome del colosso dei motori

Il gruppo PSA è stato per anni un punto di riferimento per il mondo delle quattro ruote, ed oggi vi parleremo del suo nome.

Il mondo delle quattro ruote è costituito da veri e propri colossi, vale a dire da agglomerati di case automobilistiche che si fondono tra loro formando dei gruppi. Oggi vi parleremo del Groupe PSA, che al giorno d’oggi, come ben saprete, non esiste più. Infatti, esso chiuse i battenti il 16 di gennaio del 2021, anche se non si trattò di una vera e propria struttura.

Cosa vuol dire PSA? Svelato il nome del colosso dei motori
PSA (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Infatti, venne fuso con il gruppo FCA, dando vita a Stellantis, holding multinazionale olandese presieduta da John Elkann, che fa parte di Exor. Di Stellantis oggi fanno parte la bellezza di 14 marchi automobilistici, tra i quali anche le italiane Fiat, Alfa Romeo, Maserati, Lancia ed Abarth, che non erano ovviamente parte di PSA.

Al giorno d’oggi, Stellantis è nell’occhio del ciclone per la deindustrializzazione dell’Italia, dal momento che sta portando tutti i marchi italiani a produrre all’estero. Ad esempio, la Fiat Panda del 2024 verrà prodotta in Serbia, così come il nuovo B-SUV dell’Alfa Romeo, la famosa Milano, che nascerà in Polonia, dove già viene approntata la Fiat 600e. Ovviamente, ai tempi dell’esistenza di PSA la situazione era differente, con la nascita di Stellantis che ha fatto storcere il naso ai più.

PSA, ecco cosa significa questo acronimo

Nel 1976, in quel di Parigi, nacque il Groupe PSA, che sta per Peugeot Société Anonyme, almeno nel momento della nascita. Infatti, pur mantenendo la stessa sigla, in seguito è stato ribattezzato PSA Peugeot Citroen, sino a diventare semplicemente Gruppo PSA. La storia è contorta, ma come avrete capito, la casa del Leone è sempre stata il punto di forza di questo colosso, come lo è, del resto, anche adesso, nell’era di Stellantis.

PSA che storia
PSA clamorosa notizia (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

All’interno del vecchio gruppo in questione, trovavano spazio i marchi Peugeot, Citroen, DS Automobiles, Opel e Vauxhall Motors, tutti oggi parte della holding multinazionale olandese e che si sono fusi con FCA, ovvero il gruppo Fiat Chrysler. Da tutto ciò è nato un agglomerato di marchi davvero enorme, che dal nostro punto di vista non sta producendo degli effetti poi così positivi.

In primis, c’è il tema che più interessa noi italiani, ovvero quello della delocalizzazione della produzione, problema che in passato era tenuto molto più sotto controllo. Inoltre, i vari marchi stanno perdendo la loro anima, dal momento che tra le varie vetture dei diversi brand ci sono sin troppo somiglianze, sia dal punto di vista estetico che delle motorizzazioni, soprattutto ora che si parla solo di elettrico.

Ad esempio, la nuova Fiat 600e ha lo stesso powertrain che avranno la Lancia Ypsilon e l’Alfa Romeo Milano, così come della Jeep Avenger, ed in questo caso, parliamo di tutte versioni ad emissioni zero. Anche la Milano più potente avrà lo stesso motore da 240 cavalli della Ypsilon IF che arriverà nel 2025, e somiglianze di questo tipo ci sono anche tra altri marchi. Vedremo se le cose miglioreranno in futuro.

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