Lambretta, sacrilegio o passo avanti nel futuro? La versione elettrica che divide

La Lambretta è un mito italiano. La sua forza sta nelle tradizioni, ma sono in arrivo novità che stanno facendo già discutere i puristi.

La bellezza di un giro in Lambretta sta proprio nella soddisfazione di sentire il sound dello scooter ad ogni sgasata. L’elettrico, in ogni caso, sta prendendo piede e occorre fare i conti con questa nuova realtà. La Lambretta rappresenta, da sempre, il modello per eccellenza per la dolce vita. E’ stato prodotto dall’industria meccanica Innocenti di Milano, nel quartiere Lambrate, da cui prende il nome.

Lambretta, sacrilegio o passo avanti nel futuro?
Modelli Lambretta (Ansa) tuttomotoriweb.it

Un tempo pensare di sfidare la Vespa sembrava, assolutamente, folle. Il leggendario produttore italiano di scooter, oggi incorporato dal Gruppo KSR, aveva puntato tutto sulle innovazioni. Un concetto da sempre valido ma che oggi collide con lo scenario dell’industria 2.0. Il mondo intero sta andando in direzione dell’elettrico, snaturando di fatto vecchi brand che hanno fatto la storia.

Il pensiero legato alla Lambretta sarà sempre quello di un bel giro in primavera, fermandosi accanto ad un locale sulla spiaggia. Uno degli aspetti vincenti era la possibilità anche di usarlo per coloro che non erano dei centauri. La Lambretta, infatti, nasceva per spostamenti veloci per coloro che apprezzavano la vecchia guardia. Al termine della seconda guerra mondiale l’imprenditore Innocenti decise di puntare su un mezzo alla portata del popolo. Ecco il modello V-Special 50.

La Lambretta nacque nel 1947 da una idea dell’ing. Pier Luigi Torre, specializzato nella meccanica, mentre Cesare Pallavicino inaugurò uno stile che ha fatto scuola. Come anticipato, il nome del mezzo nacque dal fiume Lambro, che scorreva nell’area in cui furono edificate le fabbriche. Da allora tutto è cambiato e anche il concetto di scooter, veloce e agile ha aperto ad uno scenario di due ruote più ingombranti, potenti e pesanti.

La variante elettrica della Lambretta

I nuovi modelli di scooter sono pesanti per garantire la medesima guida confortevole in città, ma con una spinta green innovativa. Pronti per la versione Elettra? Nella kermesse dell’Eicma di Milano, è stata svelata la versione 100% elettrica della Lambretta. Lo stile è stato rivisto anche il design, in chiave moderna e futuristica. Le performance non sono male, ma i puristi hanno già storto il naso. Da un pacco batterie da 4,6 kWh di capacità, che si ricarica da 0 a 100% con la presa domestica in 5 ore e 40, che possono diventare 36 minuti con le colonnine di ricarica veloce.

L’autonomia varia, in modalità Eco l’autonomia della Lambretta è di 127 km a 40 km/h di velocità media, in Sport, invece, 62,3 km di autonomia a 81 km/h di velocità media, mentre nella modalità Ride si passa a una top speed di 110 km/h con una potenza di 11 kw e una velocità media 72 km/h. Sono performance da scooter di 125 cc endotermico.

Sul piano estetico lasciamo a voi il giudizio. Il passaggio alla tecnologia all’avanguardia si nota, ma vi sono diversi riferimenti ai modelli classici della casa italiana. La sella è alta 780 mm da terra, mentre il peso a vuoto è di 135 kg. L’obiettivo era rendere la Lambretta di domani uno scooter comodo e funzionale. Prima del debutto sul mercato è previsto un marketing in grande stile, anche per non tradire lo spirito della Lambretta.

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