Com’è morto Lorenzo Bandini? La tragica e misteriosa scomparsa del pilota Ferrari

La storia di Lorenzo Bandini è una delle più triste nella storia delle quattro ruote, un vero e proprio dramma che ce lo portò via presto.

La F1 di oggi è molto sicura, un mondo che non ha nulla a che fare con quello che succedeva nel vecchio secolo, dove la morte era considerata la normalità. Dopo il dramma di Ayrton Senna, la sicurezza è stata messa al primo posto, anche se la fatalità può sempre capitare, come accaduto a Suzuka nel 2014, quando Jules Bianchi perse la vita in modo assurdo. Nella giornata di oggi, vi racconteremo la storia di Lorenzo Bandini, pilota italiano che trovò tragicamente la morte negli anni Sessanta.

Bandini morte tragica
Bandini in azione (LaPresse) – Tuttomotoriweb.it

Nato a Barca, in Libia, il 21 di dicembre del 1935, si trasferì a Milano nel 1950, ed il legame con il mondo dei motori si vide sin dalla sua prima giovinezza. Proprio in quegli anni, la F1 fece la sua comparsa con i primi campionati del mondo, ed il giovane italiano viveva con il sogno di raggiungerla. Iniziò a lavorare presso l’officina di Goliardo Freddi, il padre della sua futura moglie Margherita. Fu proprio Freddi a lanciare il giovane Lorenzo nel mondo dei motori, dal quale rimase subito colpito.

Dopo diverse gare minori, che non avevano fatto altre che aumentare la sua voglia di arrivare in F1, ebbe finalmente la sua grande occasione nel 1961, con la Scuderia Centro Sud. L’esordio avvenne il 18 di giugno al Gran Premio del Belgio, ritirandosi dopo solo pochi giri per un problema tecnico. Bandini passò poi alla Ferrari nel 1962, dal momento che il Drake voleva lanciare un pilota italiano, ed è proprio con il Cavallino che assaggiò il gusto della vittoria, per poi andare incontro ad una tragica morte in pista.

Bandini, ecco la storia della tragica morte

Lorenzo Bandini non dovette aspettare troppo per vincere una gara, riuscendoci con la Ferrari al GP d’Austria del 1964, sul tracciato di Zeltweg, non da confondere con l’attuale circuito, che si trova nel vicino paese di Spielberg, il Red Bull Ring. In quella stagione, disputata con il team NART, che portò John Surtees alla vittoria del titolo mondiale, portò a casa un bel quarto posto nel mondiale piloti, ed in pochi avrebbero immaginato che non avrebbe più vinto neanche una gara.

Lorenzo Bandini e la tragica morte
Lorenzo Bandini in azione (LaPresse) – Tuttomotoriweb.it

Il 1965 ed il 1966 furono due stagioni con poche soddisfazioni, pur essendo passato al team ufficiale della casa di Maranello. Lorenzo non prese parte al GP del Sudafrica del 1967, gara inaugurale della stagione, sperando di trovare maggior fortuna a Monte-Carlo, dove avrebbe invece trovato la morte in circostanze a dir poco drammatiche. Il pilota italiano venne a mancare il 10 di maggio del 1967, a seguito di un terribile incidente.

Al volante della Ferrari #18, al giro numero 82 dei 100 previsti, ebbe luogo il disastro. Nella zona del lungomare, sbagliò la traiettoria della Chicane del Porto, con il mozzo posteriore della Ferrari di Bandini che prese in pieno una bitta di ormeggio delle navi. Essa non era protetta ed era nascosta da un cartellone pubblicitario della Shell, tanto per farvi capire a che livelli erano gli standard della sicurezza dell’epoca. A quel punto, il povero pilota era solamente un passeggero, che non sarebbe più stato in grado di gestire il proprio destino.

L’auto, all’uscita da quel tratto, divenne ingestibile e si staccò da terra, atterrando poi ormai capovolta qualche metro più avanti, finendo per esplodere. Inoltre, andò ad incendiare le balle di fieno messe come protezione, ci furono anche dei soccorsi lenti e caotici, che non permisero di salvare il pilota. Il funerale si è svolto a Reggiolo il 13 di maggio, con ben 100.000 presenti. Il cadavere del pilota, scomparso a soli 32 anni, fu tumulato nel cimitero di Lambrate, nei pressi di Milano.

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