Che fine ha fatto Sete Gibernau? Ecco la sua vita dopo la MotoGP

Sete Gibernau è stato uno dei più grandi rivali di Valentino Rossi, ed oggi vi parleremo della sua carriera dopo la MotoGP.

Il 15 di dicembre del 1972, in quel di Barcellona, nasceva Manuell Gibernau Bulto, ovviamente più noto come Sete. La sua carriera iniziò dalle classi minori nelle quali fece vedere di avere grandi doti, come la vittoria ottenuta nel 1991 nel campionato spagnolo juniores di Classe 125 con una Cagiva. Nel 1992 ottenne i primi punti in un campionato di livello internazionale, partecipando all’Europeo Classe 250. Nel triennio seguente fu collaudatore della Classe 250, prima con Yamaha e poi con Honda.

Che fine ha fatto Sete Gibernau? Ecco la sua vita dopo la MotoGP
Gibernau in conferenza stampa (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Fece qualche presenza in pista, ma il vero e proprio iniziò ci fu nel 1996, quando si divise in 250 tra le due case giapponesi, andando a punti solo in poche occasioni. Il primo bel risultato arrivò nel 1998, quando era già in Classe 500 chiudendo al terzo posto nel GP di Madrid, e si trattava del primo podio della sua giovane carriera, che lo vide subito performare meglio in top class piuttosto che nelle categorie minori.

Il primo successo arrivò nel 2001 al GP della Comunità Valenciana sulla Suzuki, in una delle ultime gare della Classe 500. Altri 8 successi furono ottenuti ai tempi della MotoGP, nella quale chiuse come vice-campione del mondo sia nel 2003 che nel 2004 con la Honda del team di Fausto Gresini, facendo vedere di essere in possesso di grandi doti con il mezzo giusto per competere.

Gibernau, ecco cosa ha fatto dopo la MotoGP

Dopo il ritiro dalla MotoGP al termine del 2006, Sete Gibernau è tornato in top class nel 2009 nel team Grupo Frnacisco Hernando, ma questa avventura durò davvero pochissimo, dal momento che a seguito del ritiro di alcuni sponsor, la squadra decisa di dare forfait e ritirarsi dal mondiale dopo il GP degli USA.

Sete Gibernau che carriera
Sete Gibernau in azione sulla Ducati (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Si trattò di un’avventura poco fortunata per lo spagnolo, che dovette saltare le tappe di Francia ed Italia per un infortunio alla clavicola. Terminò così la stagione al 19esimo posto con 12 punti conquistati, con un 11esimo posto nel GP di Spagna come miglior risultato su una Ducati che di certo non era performante come avrebbe voluto.

Dopo qualche anno di pausa, Gibernau tornò in MotoGP nel 2017 come analista tecnico di Dani Pedrosa nel team ufficiale Honda, per poi tornare in pista nelle vesti di pilota ufficiale nel 2019, ma in MotoE, nella nuovissima serie in cui gareggiano moto ad emissioni zero, che ancora oggi è attiva. Ottenne un sesto posto in gara in Austria, chiudendo la stagione all’11esimo posto con un 38 punti.

Andando a sommare quelli che sono i suoi numeri completi nel Motomondiale, ha corso 191 gare con 9 vittorie ottenuta, di cui 8 in MotoGP ed una in 500, con ben 30 podi, 13 pole position, 8 giri veloci e 1384 punti messi in cascina. Come sappiamo, non ha portato a casa titoli mondiali, e ciò è un gran peccato considerando il talento di cui era dotato, ma è capitato proprio nell’epoca dei mostri sacri, in cui erano presenti in pista i migliori piloti di sempre, che gli sono stati superiori.

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