La Ferrari ha lasciato Zandvoort con un’altra cocente delusione, ed i toni si sono alzati nel briefing. Cosa è accaduto.
In casa Ferrari si fa la conta dei danni dopo l’ennesimo week-end andato in archvio con una forte delusione. Il Gran Premio d’Olanda ha visto Carlos Sainz chiudere quinto, mentre Charles Leclerc si è ritirato per la terza volta in stagione. Il monegasco ha pagato un contatto con Oscar Piastri che ha danneggiato la sua auto.
A parte questo, è evidente come la Ferrari fosse una delle auto più lente in griglia, a conti fatti, superiore soltanto ad Haas, Alfa Romeo ed AlphaTauri sulla pista olandese, cosa che ci riporta mestamente a stagioni come il 2020. Dopo la gara è accaduto anche qualcosa di molto negativo.
Ferrari, brutto clima nel briefing successivo alla gara
Come ben sappiamo, dopo ogni sessione dei vari week-end di gara le squadre procedono al consueto briefing, in cui si parla di ciò che è successo in pista e di cosa non è andato per il verso giusto. Pare che in Ferrari le cose non siano andate proprio per il verso giusto dopo il Gran Premio d’Olanda, almeno secondo quanto riportato da “Motorsport.com“.
![Charles Leclerc e la crisi Ferrari](https://www.tuttomotoriweb.it/wp-content/uploads/2023/08/Charles-Leclerc-29-08-2023-Tuttomotoriweb.it_.jpg)
Sembra, infatti, che qualcuno abbia alzato la voce in maniera importante dopo l’imbarazzante fine settimana olandese, dove, come al solito, non ne è andata dritta una. Che la SF-23 potesse soffrire a Zandvoort ce lo aspettavamo tutti dopo aver visto il rendimento di questa vettura su piste ad alto carico come Monte-Carlo e Budapest, ma non che andasse così male.
La Ferrari però, ancora una volta, si è presentata in pista con un assetto del tutto sbagliato, come confermato da Robert Shwartzman, che ha girato nelle prime prove libere dopo aver lavorato alla preparazione del set-up al simulatore. A Maranello si continua ad avere sempre gli stessi problemi, con le simulazioni che non hanno dato in comune con la pista, e si è sempre poi costretti a lavorare duramente durante il fine settimana per correggere gli errori fatti a casa.
Come è possibile che una squadra così storica e ricca di materiale economico inciampi sempre negli stessi guai? Il medesimo discorso lo possiamo fare per la pessima gestione delle varie situazioni di gara, con l’imbarazzante pit-stop di Charles Leclerc nel quale mancava una gomma che è l’emblema di questo disastro.
Ormai è evidente che a Maranello non funzioni nulla, e sarebbe corretto iniziare a pensare a seri cambiamenti, cosa che potrebbe avvenire in chiave 2024, quando in pista ci sarà un’auto tutta nuova e ben diversa da questa. La prossima tappa è prevista a Monza, giusto in questo fine settimana, ed il Cavallino è chiamato ad un’impresa.
Va detto che, come quelle di Montreal, Spielberg e Spa-Francorchamsp, la pista italiana non necessita di un’auto dotata di una buona downforce, ma qui conta l’efficienza e la potenza della power unit. Per questo motivo, Leclerc e Carlos Sainz potrebbero puntare al podio, ma per il resto della stagione ci sarà da remare.