Leclerc “eroico”, poi rivela un altro problema Ferrari: non funziona manco questo

Il pilota monegasco, Charles Leclerc, è scattato dalla sesta posizione. Il ferrarista ha chiuso il Gran Premio d’Ungheria in settima posizione.

Nonostante tutti gli sforzi del talento più florido dell’Academy Ferrari i risultati non sono ancora degni della storia gloriosa del Cavallino. La SF23 è un’auto con più problemi che peculiarità. In Ungheria, parafrasando le parole di Vasseur, la Rossa avrebbe dovuto lottare per la pole position. Il nuovo format di qualifica non avrà aiutato, ma il comportamento della vettura è risultato indecoroso.

Leclerc ci crede ancora
Leclerc non molla (Ansa) tuttomotoriweb.it

La wing car 2023 sembra una lontana parente dell’auto che ad inizio della nuova era sembrava capace di annichilire la concorrenza. I cambi in corsa, come la direttiva 39 e il lancio di un nuovo compound di mescole Pirelli, di sicuro non hanno aiutato. L’unica costante, però, è che tutti i top team sanno adattarsi e sono progrediti, mentre la Rossa ha fatto dei clamorosi passi indietro.

All’atto della presentazione della vettura, Leclerc e Sainz sembravano convinti di poter fare la differenza in pista. Lo stesso neo t.p. Frederic Vasseur aveva palesato ottimismo, seguendo il diktat dell’a.d. Benedetto Vigna e del presidente John Elkann. Conquistare un mondiale entro il 2026, ad oggi, sembra pura utopia. Gli avversari hanno ampliato il gap. La Red Bull Racing si è confermata il punto di riferimento in pista, mentre Mercedes e Aston Martin sono migliorate.

Ferrari, Leclerc non molla

La McLaren non era partita con una buona base, eppure con gli sviluppi sta diventando una seria competitor. Nel 2023 la wing car di Maranello si è attestata come quarta forza. In Ungheria, in qualifica, la Rossa è stata addirittura la quinta forza. Sainz è stato subito escluso in Q2 per una manciata di millesimi, mentre Charles è scattato dalla sesta casella con l’obiettivo immediato di scavalcare l’Alfa Romeo Sauber, motorizzata Ferrari, del cinese Zhou.

Leclerc al volante della SF23
Leclerc in azione a Budapest (Ansa) tuttomotoriweb.it

Quest’ultimo si è piantato determinando il tamponamento di Ricciardo che, a sua volta, ha preso in pieno Ricciardo e le due Alpine (entrambe ritirate). Leclerc si è ritrovato alle spalle Carlos Sainz, grazie ad una straordinaria partenza. Senza ritmo il monegasco ha avuto anche un problema al cambio gomme, con la pistola che si è bloccata nella sostituzione della posteriore sinistra.

CL16 ha provato a ricostruire la sua corsa, riportandosi ad un paio di secondi da Sainz a metà gara. Charles ha superato Sainz nell’ultimo pit stop ma è stato investigato e penalizzato di 5 secondi. A Sky il monegasco ha dichiarato: “Non sono demoralizzato, io darò tutto fino all’ultima corsa. Parlo meno in radio perché abbiamo qualche problema, si sente una parola su quattro di quello che viene detto. Tutto era chiaro su quello che avrei voluto fare oggi, non c’era molto da discutere in radio. Purtroppo non abbiamo l’auto per fare cose speciali, bisogna essere pazienti, ma la motivazione c’è sempre al 200% e non mancherà mai. Arriverà il nostro momento grazie al lavoro”.

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