Sono poche le donne che hanno corso in F1, ma è solamente colei che ha saputo ottenere punti nella più importante competizione del mondo.
Le corse di automobilismo sono da sempre state viste unicamente come una prerogativa degli uomini. Si tratta di un modo di pensare abbastanza assurdo, soprattutto perché quando si sale in macchina si cancellano tutte le differenze.
Sono però molto poche le donne che hanno modo di mostrare il proprio talento in macchina. Qualcuno sta provando a sdoganare questo cliché, con Sophie Florsch che al momento è l’unica donna del mondo dell’automobilismo a ruote scoperte.
La tedesca classe 2000 è infatti parte integrante della Alpine Academy, con la ragazza che corre in Formula 3. Il suo miglior risultato è stato ottenuto nella gara in Austria, dove la teutonica ha portato a casa un nono posto che ha significato per lei i primi due punti del Mondiale.
La ragazza dunque è davvero di grande talento e non è detto che in futuro non possa anche accrescere sempre di più il proprio ruolo nel mondo delle corse. Il sogno per lei, e per tutte le ragazze che si approcciano al mondo dei motori, è riuscire a eguagliare un giorno colei che per tutte è un punto di riferimento: Lella Lombardi.
Lella Lombardi: unica donna a punti nella storia della F1
Gli anni ’70 sono stati un decennio davvero molto particolare, con la volontà di cambiamento che ha portato molti eccessi, ma anche tante novità interessanti. Una di queste era la voglia di far sì che le donne potessero finalmente essere liberi, con il movimento femminista che acquisiva sempre più potere.
Lella Lombardi era una ragazza che era cresciuta a Frugarolo, in provincia di Alessandria, e lei era stata in grado di compiere una grande impresa: correre e impressionare in F1. Non è stata la prima donna a correre in F1, in realtà la primissima fu negli anni ’50 Maria Teresa de Filippis.
Lella però l’ha superata in tutto, partendo prima di tutto dal numero di GP disputati e soprattutto da quello che riuscì a ottenere nel 1975, il suo miglior anno di sempre. In quella stagione la piemontese era stata chiamata come guida ufficiale della piccola March.
Non si trattava di una semplice operazione di mercato, ma la Lombardi nelle serie minori aveva vinto spesso e volentieri. Quell’anno se la vide con i migliori al mondo e a Barcellona il tempo era infernale.
Una pioggia immane portò a una serie di incidenti, con Lella che però riuscì sempre a rimanere concentrata e attenta in pista. Alla fine la direzione di gara scelse di far terminare in anticipo la gara, con la ragazza che era in sesta posizione, l’ultima valida al tempo per entrare in zona punti.
Avendo interrotto la gara in anticipo ottenne solo mezzo punto, ma fu quello della gloria eterna. Ci andò vicina anche nel mitico tracciato del Nurburgring, ma in quel caso chiuse settima alle spalle di Van Lennep. Lella Lombardi è un mito per le donne, per l’Italia e per il mondo della F1.