MotoGP, Dall’Igna in Honda? La sua risposta fa impazzire i fan Ducati

In Ducati c’è un’aria di festa speciale. Dopo i titoli in Superbike e MotoGP nella passata stagione, Dall’Igna potrebbe festeggiare una triple crown storica nel 2023.

Ci sono al mondo pochi ingegneri felici come Luigi Dall’Igna. Il tecnico della casa di Borgo Panigale ha assistito, a Misano, all’ennesimo filotto di successi in Superbike di Alvaro Bautista. Il campione del mondo in carica è sempre più vicino al bis. Non è tutto perché il ducatista Nicolò Bulega comanda la classifica della Supersport, mentre Pecco Bagnaia in MotoGP, nonostante qualche passaggio a vuoto, è il leader della graduatoria.

Dall'Igna
Dall’Igna (Ansa) tuttomotoriweb.it

La misura delle potenzialità incredibili della Desmosedici è data dalla performance anche degli altri centauri. Marco Bezzecchi, al secondo anno in top class nel team Mooney VR46, ha vinto due gare, portandosi ad un solo punto in classifica dal campione del mondo in carica. Anche gli alfieri del team Pramac stanno volando, a dimostrazione che le innovazioni portate in pista da Dall’Igna sono state indovinate.

Dal cucchiaio all’abbassatore anteriore, negli anni precedenti, la casa di Borgo Panigale ha rivoluzionato la MotoGP. Oggi le appendici aerodinamiche della Desmosedici sembrano diventate il punto di riferimento per gli inseguitori, ma sino a qualche anno fa le moto giapponesi dominavano la scena in lungo e in largo. Storicamente la Rossa non aveva mai vissuto un ciclo di vittorie di tale portata. Casey Stoner si era issato sul tetto del mondo nel 2007, ma nelle stagioni successive erano tornate a dominare Yamaha e Honda.

In Ducati c’è la volontà di continuare ad innovare. Per gli avversari è dura reggere il passo. L’unica perplessità riguarda l’irregolarità dell’alfiere di punta. Dopo aver conquistato il titolo nel 2022, ci si attendeva un pilota più consapevole e maturato dal risultato acquisito. Al contrario Bagnaia non sembra conoscere mezze misure, o vince o cade. Lo dicono i risultati di questa annata, primo in Portogallo e Spagna, out sui tracciati di Termas de Rio Hondo, Mandalika e Le Mans.

Ducati, l’annuncio di Dall’Igna

Il tecnico veneto sta alla MotoGP come Newey sta alla F1. Il cinquantaseienne ha ancora fame di successi dopo aver vinto tutto in carriera. Tutte le case avrebbero bisogno di un campione dell’ingegneria come lui, in particolar modo la Honda. Marc Marquez è apparso disperato per l’impossibilità di lottare per il mondiale. Dopo tre anni di crisi, la svolta potrebbe arrivare con l’ingaggio del fenomenale tecnico italiano.

Sfida tra Ducati e Honda
Honda vs Ducati (Ansa) tuttomotoriweb.it

Su Speedweek Dall’Igna è stato messo sotto torchio, ma ha risposto da grande uomo Ducati. Perché un italiano vittorioso non dovrebbe assumere un ruolo influente in HRC? “Non credo che uno scenario del genere sia possibile in Honda. Pertanto, non considero tali piani o idee”. Una risposta da applausi, dato che l’ingegnere non ha nessuna intenzione di lasciare la casa di Borgo Panigale.

Vorremmo confermare e ripetere i risultati del 2022. Non è facile replicare questi risultati nel Mondiale Superbike e MotoGP. Ma questo è il mio grande obiettivo al momento”, ha ammesso Dall’Igna. La Ducati è favorita per conquistare, per la prima volta, anche il Campionato del Mondo Supersport. La Rossa, inoltre, vincerà un’altra serie: il MotoE World Championship.

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