Perché le monoposto di F1 hanno le ruote scoperte? La risposta vi scioccherà

Le auto di F1 sono caratterizzate dal fatto di avere le ruote scoperte, come tutte le monoposto. Ecco perché sono così.

Quando parliamo di motorsport, facciamo subito riferimento alla F1 come la categoria di riferimento, quella dove militano i piloti e le squadre migliori del mondo. Questo sport è seguitissimo, soprattutto in questi ultimi anni, nei quali si è registrato un vero e proprio boom di interesse.

F1, perché le ruote scoperte
F1 (AdobeStock) – Derapate.it

A questo punto, andremo ad analizzare un aspetto che è molto poco discusso, ma è che molto interessante, ovvero il motivo per il quale le auto di F1 sono scoperte. Vi assicuriamo che non c’è solo un motivo, ma una serie di ragioni che, nel corso del tempo, hanno legittimato questa modalità di fare automobilismo.

F1, ecco perché le ruote sono scoperte

Uno dei primi motivi per i quali le monoposto di F1 sono a ruote scoperte sta nel fattore di visibilità. Infatti, i piloti che si calano all’interno dell’abitacolo hanno così un diretto contatto visivo con le gomme, e possono sapere con precisione millimetrica dove le stanno mettendo all’interno del tracciato.

F1 e le ruote scoperte (LaPresse)
F1 e la storia delle ruote scoperte (LaPresse) – Tuttomotoriweb.it

Il calendario di F1 è sempre più caratterizzato dalla presenza di circuiti cittadini, ed in tal caso, risulta ancor più importante capire dove andare a girare con esattezza. Un altro motivo sta nelle fasi di cambio gomma, con i meccanici che hanno la possibilità di avere più presa sugli pneumatici senza la presenza di un paraurti.

Con le gomme scoperte si ottengono anche dei migliori riscontri sul fronte dell’aerodinamica, visto che non c’è il “muro” che potrebbe essere fatto dai parafanghi. Le monoposto del Circus sono infatti il top assoluto a livello di downforce, ed il fatto di avere le ruote scoperte è uno dei fattori principali in tutto ciò.

Il motivo che sta alla base delle ruote scoperte è legato agli albori di questo sport, che nacque nel lontano 1950. L’obiettivo principale era quello di creare un campionato in cui competessero le vetture più leggere e prestazionali possibili, e che dovevano distaccarsi da tutte le auto stradali, con le quali non dovevano avere nulla in comune.

Si arrivò così alla conclusione che le gomme sarebbero dovute essere scoperte, ed è ormai così da oltre 70 anni. Tuttavia, i regolamenti del 2022 hanno un filino cambiato il concetto, visto che le gomme anteriori sono leggermente coperte da alcune appendici in carbonio, nate in base alle nuove regole che hanno riportato in vigore l’effetto suolo.

Come ben saprete, non soltanto il Circus, ma anche tante altre categorie hanno deciso di puntare su queste gomme scoperte. La principale, in termini di prestazioni, è sicuramente la Indycar, che nel suo calendario accoglie la 500 Miglia di Indianapolis, e vi assicuriamo che il panorama è ancora molto vasto.

Nel 2014 è nata la Formula E, ma vanno poi aggiunte anche la Formula 2 e la Formula 3, categorie di contorno della classe regina. In seguito, esistono anche la Formula 4 e vari campionati europei e nazionali, che utilizzano le monoposto come categorie propedeutiche al Circus. Insomma, le cosiddette “open wheel” sono il centro dello sport motoristico.

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