Charles Leclerc ha parlato di come fosse difficile gestire le gare nel 2022, quando c’era Binotto al timone. Ecco le sue parole.
Il rapporto tra Charles Leclerc e la Ferrari, ed è inutile nasconderlo, non è più roseo come nei primi anni. Il monegasco è al quinto campionato a Maranello, ed anche in questo caso, deve rinviare i propri propositi in termini di vittoria del titolo mondiale, visto che la Red Bull fa uno sport a parte.
Il digiuno di vittorie va avanti da quasi un anno, visto che il Cavallino ed il #16 non salgono sul gradino più alto del podio dal 10 luglio dello scorso anno, quando trionfò nel Gran Premio d’Austria con una prova di forza impressionante. Da quel momento in poi, si è rotto qualcosa, con la Red Bull che ha allungato in maniera netta in termini di performance, lasciando tutti al palo.
Il problema della Ferrari è che ora non c’è solo la RB19 davanti al Cavallino, ma sin qui, anche la Mercedes e l’Aston Martin sono sempre state superiori, tranne che in quel di Baku. In quella pista, Leclerc ha fatto il solito miracolo piazzando una splendida pole position, chiudendo poi terzo.
Il 2023 è il primo anno di Frederic Vasseur come team principal, ed è una situazione davvero complessa per il manager francese. La gestione di Mattia Binotto ha lasciato un bollettino di guerra, e servirà del tempo per provare a metterci una pezza. Charles resta comunque ottimista.
Leclerc, ecco le sue parole sul caos nel 2022
Charles Leclerc è stato danneggiato in maniera incredibile lo scorso anno, quando vinse solo tre gare, con una monoposto che gli avrebbe permesso di imporsi in almeno 4-5 occasioni in più. Il monegasco ha pagato le strategie da incubo della Scuderia modenese e le troppe rotture, frutto del caos di una gestione nettamente errata.
L’ennesimo mondiale sfumato è costato il posto a Mattia Binotto, che in quattro anni da team principal non ha di certo raggiunto gli obiettivi che erano stati prefissati. Lo stesso discorso è valido anche per il team di ingegneri, che non sono affato a livello di quelli Red Bull o degli altri.
Di tutto questo ne fanno le spese i piloti, ovvero Leclerc e Carlos Sainz, ormai quasi abbandonati a loro stessi per via dell’inferiorità del mezzo tecnico. Intervistato da “L’Equipe“, il pilota del Cavallino ha comunque sottolineato i passi in avanti rispetto allo scorso anno, dove regnava il caos più totale.
Ecco le sue parole: “La stampa non conosce bene tutti i dettagli di come lavorano le squadre, e ciò è valido anche per il mio rapporto con Xavi Marcos. I giornalisti non sanno come doveva lavorare il mio ingegnere di pista, soprattutto lo scorso anno. In passato ci sono state situazioni difficili, anche a livello di comunicazione“.
Non sono mancate le lodi al nuovo team principal: “Con Frederic Vasseur il modo di lavorare è già cambiato in meglio. Lo scorso anno capitava che, nel momento in cui Xavi mi parlava in radio, c’erano anche una quarantina di persone che parlavano nelle sue cuffie. Questo rende bene l’idea di quanto potesse essere complesso lavorare per lui“.