Senza Marquez sono tutti campioni: il dato che imbarazza gli avversari

Il gravissimo infortunio di Marc Marquez nel 2020 ha spalancato le porte a tantissimi centauri che, prima di Jerez de la Frontera, non avevano mai vinto un Gran Premio.

Si può dire che c’è stata una MotoGP prima del 19 luglio 2020 e dopo quel fatidico Gran Premio di Spagna. Marc Marquez era pronto, dopo otto riconoscimenti iridati complessivi, ad agguantare il rivale storico Valentino Rossi. Tutto era stato apparecchiato su un piatto d’argento. In Honda Hrc avrebbe debuttato suo fratello Alex, campione in Moto3 e Moto2.

Marc Marquez saluta il pubblico
Marquez (Ansa) tuttomotoriweb

Dopo anni in Hrc con straordinari interpreti delle due ruote, come Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, il #93 non avrebbe avuto nemmeno particolari patemi al suo box. Gli avversari principali erano già in fase calante, da Valentino Rossi ad Andrea Dovizioso, già con un piede fuori dalla Ducati. Senza il drammatico tonfo sull’asfalto di Jerez, il Cabroncito avrebbe dominato in lungo e in largo. Dopo la frattura all’omero destro il centauro della Honda si ripresentò al successivo Gran Premio di Andalusia.

Il campione, lo staff medico e l’equipe della squadra giapponese sottovalutarono, enormemente, l’infortunio. Dopo 5 giorni Marc si rimise in sella alla sua RC213V, dovendo poi rinunciare alla possibilità di disputare qualifiche e gara. Lo stress fu talmente forte che si procurò la rottura della placca in titanio che gli era stata inserita nel braccio per rimediare alla frattura. A quel punto il recupero si allungò, dovendosi risottoporre ad un nuovo intervento. Nel complesso MM93 ha subito quattro operazioni all’omero destro, l’ultima nel 2022.

In quegli anni la Honda si è ritrovata senza il suo centauro di riferimento ed è scivolata, nella scorsa stagione, all’ultimo posto della graduatoria costruttori, alle spalle anche della dimissionaria Suzuki. Marc Marquez è stato costretto ad un impiego part-time con numerosi stop&go con ulteriori guai fisici. La diplopia è tornata ad essere un fattore nella vita del centauro e, ad oggi, rappresenta un rischio costante.

Marquez, MotoGP senza il suo padrone

Dopo aver saltato interamente il 2020, Marc tornò a vincere 3 GP nel 2021. Il 2022 è stato un anno da dimenticare tra problemi di visione doppia ed ennesima operazione chirurgica alla spalla. Il 2023 è iniziato, invece, con un infortunio alla mano. Il catalano è stato costretto ad un nuovo stop di 3 tappe per la rottura del primo metacarpo della mano destra. Al rientro è finito al tappeto, a pochi giri dalla fine del GP di Francia, quando era in lotta con Martin per la seconda posizione.

Marc Marquez in lotta con Bagnaia e Marini
Marquez Honda (Ansa) tuttomotoriweb

A Le Mans ad approfittarne è stato Marco Bezzecchi del team Mooney VR46, vincitore della sua seconda gara in carriera in MotoGP dopo quella in Argentina, ma facendo un passo indietro la lista di piloti che hanno beneficiato dell’assenza di Marc è lunghissima. Joan Mir, nel 2020, si è laureato campione del mondo addirittura con un solo trionfo. Fabio Quartararo, prima dell’assenza dalle piste di MM93, non aveva mai vinto una corsa in MotoGP e si è tolto la soddisfazione di conquistare il titolo iridato nel 2021, anno in cui aveva sostituito Valentino Rossi sulla Yamaha M1 ufficiale.

Pecco Bagnaia, invece, ha celebrato il titolo nel 2022, anche grazie ad una Ducati spaziale. Chissà se questi centauri sarebbero diventati campioni con un Marquez in pista al 100%. Altri, come Bastianini e Morbidelli, sono riusciti a conquistare diverse gare su tracciati in cui Marc era solito dominare. Tutti hanno iniziato a vincere dall’anno in cui Marquez si è, tristemente, infortunato alla spalla destra.

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