MotoGP, Ducati sempre più nella storia: statistica da brividi per loro

La casa di Borgo Panigale è sempre più leggendaria. Nel 2023 le Ducati stanno dominando in lungo e in largo, nonostante un Bagnaia ad intermittenza.

La Ducati continua a vincere e convincere, nonostante le cadute sorprendenti di Bagnaia. Stavolta il campione del mondo in carica non è scivolato da solo, come a Termas de Rio Hondo e in Texas, ma è stato protagonista di un pericoloso crash con Maverick Vinales del team Aprilia.

Pecco Bagnaia all'inseguimento della Ducati Pramac
Ducati ufficiale e team Pramac (Ansa) tuttomotoriweb

La squadra emiliana avrebbe potuto prendere in largo in classifica se solo Bagnaia avesse concretizzato al massimo le occasioni avute in Argentina e negli Stati Uniti. Tre zeri in cinque gare rappresentano un bottino che in una condizione normale, con degli avversari su moto competitive, vedrebbe il numero 1 lontano anni luce dal primo gradino della graduatoria piloti.

Nonostante il DNF il centauro della Ducati corse ufficiale con il numero 1 ha conservato la leadership in campionato con un solo punticini di vantaggio su Marco Bezzecchi, autore della seconda vittoria in carriera in MotoGP. Il romagnolo ha fatto il vuoto, precedendo al traguardo Jorge Martin e Johann Zarco del team Pramac. Le cadute, inoltre, di Luca Marini, di Alex e Marc Marquez hanno permesso ad altri piloti, come il debuttante KTM Augusto Fernandez, di conquistare i punti importanti.

La squadra emiliana, nonostante tutto, ha conquistato quattro gare su cinque. Due ne ha portate a casa Bezzecchi e altre due Bagnaia. In attesa di riavere in pista Enea Bastianini la squadra il Borgo Panigale può ritenersi soddisfatta, grazie all’apporto delle squadre satellite.

Ducati, il vantaggio dei team satelliti

Avere 8 moto in pista altamente competitive permette di gestire con grande tranquillità anche i momenti più difficili. Il litigio acceso del campione in carica con Maverick Vinales è stato uno degli highlight del weekend, nonostante abbia estromesso Pecco dalla lotta nelle prime battute del Gran Premio di Francia. I due si sono ritrovati faccia a faccia tra spintoni e schiaffi che hanno riportato gli appassionati ai bei tempi delle rivalità in pista senza filtri.

Ducati Team Mooney VR46
Ducati (Ansa) tuttomotoriweb

Top Gun e il campione del mondo, in corsia box, hanno trovato il modo di chiarirsi e di darsi una stretta di mano davanti alla telecamera. A prendersi la scena è stato il Bez, autore di una gara da sogno. Una fuga per la vittoria, proprio come era avvenuto sul bagnato in Argentina. Quando il romagnolo è in perfette condizioni riesce a dimostrare di essere pronto per i traguardi più importanti.

Bagnaia, invece, si è lamentato a fine gara che tra le squadre satelliti e quelle ufficiali dovrebbe esserci una maggiore differenza tecnica, facendo trasparire una debolezza in merito alla lotta mondiale. Il GP n.1000 verrà ricordato per il trionfo della squadra Mooney VR46, davanti a quella Pramac. L’ennesimo zero del leader ha accorciato la classifica piloti.

Jorge Martin ed Johann Zarco hanno completato per la terza volta nella storia nella casa di Borgo Panigale un trittico sul podio di sole Ducati. Era già avvenuto in questa annata in Argentina e nel 2021 in Spagna, nell’ultima tappa valenciana. A lasciare a bocca aperta, però, non è solo la statistica record ma anche l’assenza di Ducati ufficiali sul podio. In attesa di Bastianini i sostituti non hanno potuto ottenere risultati di grandissimo spessore nelle ultime tappe.

Impostazioni privacy