Leclerc demotivato dopo il flop Ferrari? Vasseur ora vuota il sacco

Il brutto avvio di stagione della Ferrari potrebbe aver compromesso l’entusiasmo di Leclerc. Ecco cosa ha detto sul tema Vasseur.

Per Frederic Vasseur non si corre alcun rischio. Anche se la classifica generale piloti vede Leclerc soltanto in decima piazza con 6 punti, il monegasco è carico a palla. Da quando è arrivato a Maranello, Charles non aveva mai vissuto un avvio di campionato così complicato e scevro di soddisfazioni. In tre gare ha accumulato due ritiri e un settimo posto. Tutto l’opposto rispetto alle attese, visto che nelle vesti di vice-campione in carica, contava di dare fastidio a Verstappen.

Ed invece, la sfortuna lo ha colpito e con essa quel nervoso nemico costante  delle prestazioni, in quanto toglie lucidità e fa commettere errori stupidi. A rendere ancora più amaro questo primo scampolo di annata, la differenza di ruolino di marcia con il compagno di box Carlos Sainz. Il madrileno ha raccolto una quarta, una sesta e una dodicesima posizione, per cui è quinto assoluto con 20 lunghezze.

Frederic Vasseur (LaPresse)
Il team principal Ferrari Frederic Vasseur (LaPresse)

Insomma, se il #16 si immaginava una strada in discesa, ora che è anche affiancato da un team principal che lo conosce da quando era in fasce, si è trovato all’improvviso sullo Zoncolan.

Non ho alcun dubbio che la sua motivazione sia ancora alta“, ha rassicurato il manager a Motorsport.com, riconoscendo come comunque l’inizio non sia stato dei migliori. “In Bahrain è finito ko, a Jeddah ha subito una penalità e a Melbourne è uscito immediatamente. Non erano certo queste le aspettative. Ma il morale c’è. Lo conosco bene e so che non si farà influenzare“.

Vasseur svela come sta Leclerc

Per il dirigente transalpino è più che normale e lecito abbattersi dopo aver raccolto le briciole, anzi è sintomo che tutto sta procedendo a dovere. Un po’ quando un bimbo appena nato piange. “Sarei piuttosto frustrato se fosse felice di questa situazione“, ha considerato.

Per me la cosa più importante è che tutti remino dalla stessa parte e supportino la squadra“, ha quindi aggiunto svelando come entrambi i driver non si stiano piangendo addosso, ma al contrario si siano subito rimboccati le maniche per riparare alle falle del momento, recandosi in fabbrica per lavorare al simulatore.

Che tuttavia qualcosa non stia funzionando neppure a livello line-up, è apparso chiaro proprio nel recente round dell’Australia. Ancora una volta la comunicazione tra il muretto e corridori si è rivelata debole e durante le qualifiche c’è stato un attimo di impasse che è costato caro al #16.

Dopo quell’episodio ho parlato con entrambi. Ma come ho già detto è comprensibile essere arrabbiati o giù di corda, a caldo, quando si sono verificati degli intoppi“, ha cercato di annacquare le voci di malessere tra i portacolori del Cavallino, rigirando la frittata e dando la colpa ai media che fanno le interviste non appena finisce una sessione di prove o una corsa.

Nessun tensione tra Charles e Carlos

Con l’adrenalina a mille, secondo il transalpino, può scappare qualche commento critico di troppo. E in generale rabbia e delusione devono far ben sperare, perché significa che chi è al volante è interessato a ciò che fa e non apatico.

Tornando al fattaccio avvenuto nel Q3 all’Albert Park, il 54enne si è assunto la responsabilità della chiamata tardiva allo spagnolo circa la presenza del collega di marca, lanciato per fare il tempo. “Abbiamo parlato a lungo di questo imprevisto e in generale del turno perché come collettivo abbiamo mancato, quando invece avevamo il potenziale per fare molto meglio“, ha quindi confessato il tema del briefing che ha evidentemente interessato entrambi i garage.

In molti in questo periodo complesso per la Ferrari sostengono che il primo sbaglio arrivi dall’alto, ovvero dalla totale assenza del presidente Elkann e dell’amministratore delegato Vigna. Una constatazione respinta dal successore di Mattia Binotto, secondo cui, al contrario, non solo questi sarebbero presenti, ma l’armonia regnerebbe sovrana tra i vertici Stellantis e la squadra corse.

Tutti sono determinati e focalizzati e il morale è alto. La relazione con John e Benedetto è ottima. Sicuramente non sono arrivati i risultati sperati, ma assieme miglioreremo“, ha chiosato spegnendo ogni sorta di polemica o dubbio. Vedremo se in Azerbaijan a fine aprile, con quasi un mese di tempo avuto per rivedere le idee, ci sarà davvero un primo passo avanti.

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