Honda, è la svolta? Ecco il test decisivo per aiutare Marquez

Viste le difficoltà, la Honda è pronta a correre ai ripari per aiutare Marc Marquez in vista dei prossimi appuntamenti. Ecco cosa sarà provato.

In attesa della gara di Austin, la MotoGP non si ferma. Infatti per diversi team questa settimana sarà ancora di lavoro in fabbrica, per poi scendere in pista per alcuni test per provare le prime novità in vista dei prossimi appuntamenti iridati. La Ducati, oggi davanti a tutti, ha deciso di fare alcune prove al Mugello o a Misano ma solo dopo la corsa in Texas, mentre le altre invece hanno deciso di rimettersi subito al lavoro. Infatti a Jerez il 10 e 11 aprile andranno in scena i test per Aprilia, KTM, Yamaha e Honda, tutte rigorosamente con i propri piloti dedicati per questo tipo di prove.

Marquez Honda (ANSA)
Marc Marquez durante i test con la Honda (ANSA)

La notizia però è che Honda ha deciso proprio sul circuito spagnolo di testare per la prima volta il telaio che ha commissionato a Kalex, costruttore impegnato nella Moto2 chiamato per cercare di risolvere il problema della RC213V, che proprio non ne vuole sapere di girare al livello delle altre.

Come riportato da Motorsport, il test team del marchio giapponese, con a capo Ramon Aurin al timone, metterà sotto torchio il telaio in alluminio che l’azienda ha sviluppato per Honda. Un test che è stato accelerato per via dei pessimi risultati di queste prime due gare e dare a Marc Marquez fin da subito un feedback sul nuovo materiale.

Dopo il flop, Honda corre ai ripari

Come ha affermato il talento di Cervera, nei test di Sepang la moto di quest’anno sembra molto simile alla Honda con cui hanno corso nel 2022. Nei test di Valencia invece HRC ha introdotto un telaio rinnovato che non ha convinto del tutto il numero 93 e che poi è finito nelle mani di Alex Rins. La Honda intanto ha lavorato su un nuovo scheletro in alluminio su cui stavano lavorando Marc e Joan Mir durante i test in Malesia e Portimao, ma al primo appuntamento del Mondiale non è che abbia realmente convinto.

I numeri parlano chiaro: dopo la disputa di due gran premi, Honda continua a sprofondare in classifica costruttori, con soli 20 raccolti dai suoi piloti, lontano dai 71 punti che ha conquistato quello che è il punto di riferimento per tutti ora, la Ducati, e anche meno di Yamaha (27 punti), che quest’anno corre solo con due moto in griglia ed è anche lei in piena crisi tecnica.

La mossa della disperazione?

Da molti addetti ai lavori la mossa della casa giapponese di rivolgersi a Kalex per esplorare nuove strade è stata definita una mossa della disperazione per cercare di riprendere un percorso che la Honda ha perso completamente tre anni fa, in coincidenza con l’infortunio di Marc Marquez. Da quel momento in poi infatti la RC213V non è più riuscita a ottenere grandi risultati, anche per colpa di uno sviluppo che si è bloccato, proprio complice lo stop forzato del suo campione, ma anche perché con ogni probabilità l’azienda stessa ha preferito non stare a sentire il parere degli altri piloti, andando avanti di testa propria negli aggiornamenti.

Ora la domanda di tutti è: riuscirà Kalex, una piccola azienda di Bobingen composta da soli otto lavoratori, a tirare fuori dal pantano il più grande marchio di motociclette del mondo? La risposta la sapremo tra qualche settimana, magari già ad Austin, perché se le conclusioni di Stefan Bradl saranno positive durante i test, la Honda potrebbe azzardare di portare la moto col nuovo telaio già in Texas per farla provare direttamente in pista ai suoi piloti.

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