Dall’Igna lascia la Ducati? Potrebbe arrivare il clamoroso divorzio

Luigi Dall’Igna ha fatto un lavoro clamoroso in Ducati, portandola a dominare la scena. Ora spunta l’ipotesi Audi che fa tremare i fan.

La Ducati fa sognare l’Italia e gli italiani, con un rendimento da rullo compressore che ormai va avanti da diverso tempo nel mondo della MotoGP. A 15 anni di distanza dall’unico titolo mondiale piloti vinto da Casey Stoner, venuto maggiormente dall’incredibile talento del rider australiano, Pecco Bagnaia ha riportato sul tetto del mondo la casa di Borgo Panigale, grazie ad una squara e ad una moto impressionanti.

Ducati Luigi Dall'Igna (ANSA)
Ducati Luigi Dall’Igna e l’opzione Audi (ANSA)

Il rider torinese è stato l’uomo giusto al momento giusto, e con l’arrivo di Enea Bastianini la coppia di piloti è diventata ancor più forte. La stagione 2023, se possibile, è iniziata ancor meglio, con Bagnaia che ha vinto sia la Sprint Race che la gara domenicale di Portimao, con tutte le carte in regola per ripetersi anche in questo fine settimana in Argentina, a Termas de Rio Hondo.

La triade dei sogni composta da Luigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi sta gestendo tutto alla perfezione, ma ora potrebbe succedere qualcosa di inatteso che di certo non rende tranquilli i fan della Ducati. L’ingegnere veneto, infatti, potrebbe essere coinvolto in qualche progetto di casa Audi, che gestisce la casa di Borgo Panigale.

Ducati, Dall’Igna e l’enigma che si chiama Audi

La Ducati è al top grazie soprattutto all’incredibile lavoro dell’ingegner Luigi Dall’Igna, che dopo i trionfi con l’Aprilia in Superbike è arrivato alle porte di Bologna nel 2014. In pochi anni, è riuscito a costruire una macchina da guerra a livello di team, e solamente la forza di Marc Marquez ha impedito ai tifosi della Rossa di festeggiare un mondiale prima dello scorso anno.

Tra l’Audi e la Ducati, come vedremo in seguito, c’è un rapporto che è sempre più stretto, e questo potrebbe portare Dall’Igna stesso ad avvicinarsi al marchio tedesco. Nel 2026, infatti, la casa dei quattro anelli entrerà in F1 costruendo una power unit ed inglobando la Sauber, con il chiaro obiettivo di competere per il mondiale.

Le voci che riguardano il passaggio dell’ingegnere veneto all’Audi sono state alimentate negli ultimi giorni, con “Tuttosport” che ha ipotizzato per primo il cambio di casacca in tempi neanche troppo lunghi. Lo stesso Dall’Igna aveva detto che “se un giorno mi dovessero chiamare, potrei anche pensarci“, il che fa capire che non ha affatto chiuso la porta in faccia a tale opzione. La situazione è sicuramente allettante per il tecnico, che dopo una vita nelle moto potrebbe trovare nuovi stimoli nelle quattro ruote.

Una partnership sempre più importante con i tedeschi

Nel fine settimana di Portimao, la Ducati ed Audi Sport hanno annunciato un rapporto ancor più stretto, con il marchio dei quattro anelli che ora è ben presente sulle carene delle Desmosedici GP23 che rischiano di dominare la stagione appena iniziata la scorsa settimana.

La vittoria di Pecco Bagnaia a Portimao, sia nella Sprint Race che nella gara domenicale, ha suggellato al meglio questo nuovo accordo, con il CEO della casa di Borgo Panigale, Claudio Domenicali, e Markus Duesmann, Chairman of the Board of Management Audi AG che si sono lasciati andare ad una lunga stretta di mano.

Bagnaia (ANSA)
Bagnaia festeggia la vittoria a Portimao (ANSA)

A questo punto, tutto è davvero possibile, ricordando anche che la casa di Ingolstadt è pronta ad entrare in F1 con una propria power unit a partire dal 2026. C’è chi pensa che le risorse da destinare alla Rossa delle due ruote siano a rischio, ma è chiaro che per un genio come l’ingegner Luigi Dall’Igna possa anche essere arrivato il momento per accettare una nuova sfida. I prossimi mesi saranno cruciali in tal senso.

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