Vasseur, la previsione spaventa Red Bull: potrebbe ripetersi tutto

Il team principal Ferrari Vasseur si esprime sulla lotta interna alla Red Bull e fa una previsione su ciò che accadrà tra Verstappen e Perez.

Chi lo ha detto che il Mondiale 2023 di F1 lo vincerà Max Verstappen? Più ancora della RB18, primo esempio di vettura ad effetto suolo di epoca moderna uscita dalla mente di quel genio del tecnigrafo che è Adrian Newey, la RB19 di quest’anno sembra volare. Risolti, almeno per ora, i piccoli difetti di solidità che avevano disturbato le primissime gare del 2022, la monoposto austriaca ha dato prova di imbattibilità e nei primi due GP del nuovo campionato si è confermata mettendo in seria difficoltà la concorrenza.

Il team principal Ferrari Frederic Vasseur (Ansa Foto)
Il team principal Ferrari Frederic Vasseur (Ansa Foto)

A fronte di questo dato di fatto sono in molti ad immaginarsi che la battaglia per il titolo sarà dunque cosa riservata al duo Red Bull. Un Verstappen vs Perez senza esclusione di colpi, che potrebbe produrre un esito tutt’altro che scontato.

Vasseur tifa per Checo

Tra i sostenitori di questa tesi anche il responsabile del muretto della Ferrari Frederic Vasseur secondo cui man mano che ci si addentrerà nell’annata il corpo a corpo tra i due portacolori della bevanda energetica si farà sempre più muscolare, escludendo i rivali che, al massimo potranno darsele di santa ragione per le posizioni seguenti.

La sensazione complessiva è, come detto, che il mezzo tecnico tra le mani di Max e Sergio abbia una netta superiorità rispetto a quello degli altri. In casi del genere però ciò che sembra scontato può finire al contrario. L’esempio lo ha fornito in Nico Rosberg nel 2016, quando al termine di un testa a testa nervoso e incerto fino all’ultimo con il blasonato e favorito Lewis Hamilton, la spuntò, chiudendo in bellezza la sua carriera.

Incredibilmente il tedesco ebbe la meglio nonostante i numeri non a favore. Al gran premio clou del campionato, quello di Abu Dhabi Ham pareva infatti già avere la coppa tra le mani, ma sì sa che il diavolo fa pentole, ma non i coperchi e il figlio d’arte poté festeggiare malgrado le sue nove vittorie contro le dieci del collega di Mercedes, e le sue sole otto pole position rispetto alle dodici del britannico.

Dunque, come fece il biondo cresciuto a Montecarlo a beffare il rivale? Tutto merito dell’affidabilità. I due ritiri patiti dall’asso di Stevenage furono sufficienti per farlo sprofondare in seconda piazza.

Prima o poi succederà pure a loro“, il pensiero che sa quasi di augurio del successore di Mattia Binotto riportato da f1i.autojournal.fr. “Attualmente sono parecchie le problematiche di tenuta delle vetture. Noi stessi abbiamo incontrato noie meccaniche. E altri ne hanno avute. Basti pensare proprio a Max in occasione delle qualifiche di Jeddah“.

L’importante precedente in F1

Per il transalpino a decretare il risultato finale non sarà dunque solamente la pista in quanto prestazione pure, ma altresì la fortuna o sfortuna. Chi meno verrà coinvolto in incidenti o in rotture, potrò alzare le mani al cielo in quel di Yas Marina.

Cercando di spiegarsi meglio e di far capire il concetto, il 54enne ha affermato: “Se adesso ad esempio Sergio si aggiudicasse due corse di fila e il campione in carica dovesse ritirarsi. Solo un cambio ko prevede una penalità in griglia per il GP successivo. Dopo Montecarlo il messicano avrebbe almeno cento punti di vantaggio sul compagno“, ha messo nero su bianco un probabile scenario.

Ribadendo la riflessione che un imprevisto può sempre e comunque capitare, boss Fred ha ricordato appunto quel che avvenne nel box della Stella quando tutti davano per certo un nuovo centro a firma Re Nero. “Perez potrebbe diventare una sorta di Rosberg bis. Nessuno si attendeva il suo trionfo eppure ci riuscì“, ha infine puntualizzato.

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